Tesoretto “Esselunga”, le precisazioni del sindaco
Farisoglio risponde alle critiche mosse dalle opposizioni nell'ultimo consiglio comunale nel quale si è votata la convenzione tra amministrazione e la società di distribuzione che ha fruttato oltre tre milioni di euro al Comune
Riceviamo e pubblichiamo la nota del sindaco di Castellanza Fabrizio Farisoglio in merito all’acquisizione da parte di Esselunga delle aree rimaste sotto vincolo comunale della quale è stato dato annuncio nello scorso consiglio comunale sollevando più polemiche che apprezzamenti
L’avvio della vicenda – La vicenda Esselunga prende spunto dall’interrogazione presentata in data 1/10/2010 dalla consigliera comunale Lidia Zaffaroni , nella quale si chiedeva un rendiconto dettagliato della Tassa occupazione spazi ed aree pubbliche riscosso per l’occupazione della Galleria all’interno dello stabilimento commerciale dal 9/4/2008 all’1/10/2010. ( n.d.r risultava che in 2 anni e ½ la galleria era stata occupata per 6 volte dall’organizzazione internazionale protezione animali e per 3 volte da partiti politici, con nessun introito) Dopo la presentazione dell’interrogazione veniva chiamata la società Esselunga per verificare se fosse intenzionata ad acquisirne la proprietà , in considerazione della sostanziale inutilità pubblica della stessa e nel contempo veniva richiesto se fosse interessata all’acquisizione delle aree contermini vincolate a parcheggi e verde.
Gli sviluppi – Dopo avere ottenuto da Esselunga una disponibilità all’acquisizione delle predette aree, nella Giunta Comunale del 14/10/2010 veniva esaminata la risoluzione avente per oggetto: “ Cessione aree centro Commerciale Esselunga viale Borri” e la stessa decideva di “Approvare l’avvio della trattativa”. Seguivano una serie di trattative tra i funzionari comunali ed i delegati di Esselunga che portavano ad un accordo di massima sfociato nella scrittura privata del 7/12/2010 tra Il Comune e la Proprietà. La fase successiva è stata dedicata all’approfondimento delle varie problematiche disciplinate dalla convenzione che prevede scambi reciproci di proprietà, estinzione di servitù, sdemanializzazione di una strada e regolamento d’uso delle aree ad uso pubblico.
Sulle volumetrie – La convenzione prevede il trasferimento da parte del Comune di mq. 1.878 di s.l.p edificabile che si aggiunge alla disponibilità di mq. 12.854 ( di cui mq. 7271 già edificati) già prevista nel P.G.T , per cui non si capisce ove sia la speculazione.
Sui vincoli delle aree ad uso pubblico La convenzione mantiene anzi aumenta le superfici vincolate ad uso pubblico portandole da mq. 16.950 a mq 21.561 (tra parcheggi e verde )
I prezzi – Tutti i costi di cessione sono stati determinati in base ai prezzi di mercato sulla base di perizia giurata. La destinazione dei proventi è a favore di interventi previsti nel piano dei servizi è avvenuta sulla base di quanto già previsto dalla legge per i casi di monetizzazione di aree. Comunque sarà il Consiglio comunale che deciderà in proposito in sede di approvazione del piano delle opere pubbliche allegato al bilancio di previsione.
Le motivazioni che hanno spinto all’accordo – I moventi individuali che hanno spinto Esselunga a contrarre non mi riguardano, posso invece affermare che quelli che hanno spinto il Comune sono quelli dichiarati nella deliberazione e cioè la garanzia del mantenimento dell’uso pubblico delle aree cedute (senza che alcun onere di manutenzione o gestione gravi sul Comune) e la copertura di interventi di pubblica utilità per l’importo complessivo di euro tremilionicentomila che avvantaggerà anche le Amministrazioni future fino al 2014.
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