“Felici che si dedichi una via all’Insubria”

Per prima cosa, vorremmo scusarci per il ritardo della risposta, ma a causa del triste evento della scomparsa del Consigliere Comunale Gianluigi Margutti, abbiamo preferito un doveroso silenzio stampa, per lo meno momentaneo.
Dopo l’ultima risposta dei Giovani Democratici, noi del Movimento Giovani Padani di Tradate abbiamo preso alla lettera il loro invito e siamo tornati sulla pagina di Wikipedia sotto la voce “Padania”: lo abbiamo fatto per intero, non fermandoci alla prima riga di introduzione e dato che l’altra volta non abbiamo citato testualmente l’articolo, per onor di cronaca abbiamo deciso di riportarlo pari pari. E infatti, poco sotto il periodo da loro menzionato si dice:  “Negli anni ’60 e ’70 il termine Padania era considerato un sinonimo geografico di Val Padana: come tale era incluso nell’enciclopedia Universo e nel dizionario Devoto-Oli del 1971. Nel 1975 usò il termine Padania in un articolo su La Stampa l’allora presidente della Regione Emilia-Romagna Guido Fanti, e successivamente il presidente del CNEL Giuseppe De Rita. Quindi fu la volta di Indro Montanelli per indicare gli stessi territori.” Quindi, quella che viene riportata sul cartello è la giusta spiegazione del termine e non capiamo perché si siano accaniti tanto su una questione toponomastica che non è sbagliata. Anzi, più in fondo dice anche che “Un primo utilizzo socio-economico del termine Padania si trova nel volume «La Padania, una regione italiana in Europa», redatto da vari accademici nel 1992 per conto della Fondazione Agnelli. In tale studio, oltre ad analizzare le caratteristiche socio-culturali ed economiche che contraddistinguono la Padania, viene auspicata la formazione di uno spazio politico padano capace di rappresentare direttamente il proprio territorio in Europa.”.  Insomma, a quanto pare il termine è stato usato da personaggi non legati alla Lega Nord per indicare un territorio aperto, forte e all’avanguardia in ambito economico e tutt’altro che chiuso. L’indirizzo di Wikipedia era stato citato solo per dimostrare che la creazione del termine non è stata frutto dell’inventiva del nostro movimento, in quanto negli anni ’60 non era ancora nato.  Per quanto riguarda il discorso dei confini, inoltre, è inutile aggrapparsi a queste sottigliezze: perfino Italia era usato solo come termine geografico per indicare la penisola in mezzo al Mar Mediterraneo, non aveva limiti di demarcazione e certamente dall’Unità in poi il neonato Regno ha subito continue variazioni territoriali.
Nella lettera precedente, comunque, non abbiamo mai collegato i Giovani Democratici con il Comunismo italiano e la loro risposta è stata una excusatio non petita: abbiamo semplicemente ricordato loro che i predecessori del loro partito frequentanti la Casa del Popolo (attuale sede del Partito Democratico tradatese, giustappunto) non avessero una buona reputazione degli italiani (generalizzati in maniera sprezante a mandonilisti!). Al contrario di quello che sostengono, dalle parole di Palmiro Togliatti  non traspare alcuno slancio poliglotta o internazionalista né antifascista, ma uno scherno pesante all’Italia (italiani-operai annessi) dichiarando di preferire essere definito cittadino di un altro Stato, (non “del mondo”) piuttosto che italiano.
Ribadiamo quindi che la mancata sfilata in via Togliatti è stata un’ ulteriore dimostrazione del fatto che questo finto slancio patriottico è stato solo un mero pretesto per attaccare la Lega Nord, tra l’altro aggrappandosi ad una polemica del tutto sterile.
Pochi giorni fa, il Ministro Calderoli ha dichiarato che il Federalismo fiscale è finalmente una realtà: durante i 150 anni dell’unificazione di territori, culture, economie e lingue completamente differenti sotto un unico Stato e anziché essere salvaguardati, tutti questi elementi sono stati o soppressi o mal gestiti per far sì che l’identità omogeneizzante italiana avesse il sopravvento su essi. La Lega Nord è riuscita ad ottenere una piccola parte di un grande progetto che avrebbe dovuto essere intrapreso tanti anni fa. E non ha caso, i frutti dello Stato centralista sono sotto gli occhi di tutti, poiché il divario tra nord e sud è clamorosamente aumentato, anziché essere annullato. Pensiamo che il rispetto per la diversità debba nascere fin dall’inizio e non come finto pretesto per accusare gli altri di causare divisione: dopo la Guerra Civile, per esempio, gli americani hanno celebrato i caduti sudisti e dedicato loro monumenti per il coraggio di aver sostenuto delle idee, anche differenti dai vincitori; in Italia, invece, i contadini sostenitori dei Borboni sono stati negli anni ridicolizzati e denigrati sui libri di storia come “briganti assassini”.
Per concludere, a proposito di vie, siamo felici di poter ricordare che il Comune di Tradate ha deciso di dedicare una strada all’Insubria, “regione compresa tra il Po ed i laghi prealpini”, ricca di storia e cultura; un altro simbolo del nostro territorio che potrà presto entrare a far parte della segnaletica stradale.