Farisoglio: “I pendolari non resteranno a piedi”
Il primo cittadino annuncia il via al piano di "normalizzazione" della stazione. No al tram-treno, no alle corse esclusive per i pendolari, si ad una rete di trasporto pubblico locale che sia utile per tutti. Stop a Bettoni
No al tram-treno, definita un’idea “pittoresca”, no al collegamento punto a punto ma una rete di trasporto pubblico cittadina che normalizzi la stazione di Castellanza e la faccia diventare uno dei tanti punti strategici e di eccellenza della città come la Mater Domini, la clinica Santa Maria, la Liuc. Intanto, però, i pendolari non rimarranno a piedi e dal 1° luglio partiranno 54 corse giornaliere organizzate dal Comune in sostituzione delle 74 garantite dalle Ferrovie Nord fino al 30 giugno. Sta tutta qui la risposta del primo cittadino Fabrizio Farisoglio alle tante polemiche che accompagnano la stazione delle Ferrovie Nord di via Morelli.
Il sindaco risponde subito alla proposta fattagli dal consigliere comunale del Pd-Amiamo Castellanza Bettoni: «Il collegio di vigilanza è un organo istituzionale previsto dal protocollo e sono definiti anche i partecipanti. Questo è l’approccio e non ho intenzione di cambiare. Inserire altri soggetti serve solo ad aumentare la confusione – taglia corto Farisoglio – Regione Lombardia conosce perfettamente i contenuti del protocollo. Il comune di Castellanza non rinuncerà ad un diritto acquisito 10 anni fa. Certamente i protocolli non sono le tavole della legge e se ci sono delle riflessioni che possono migliorare questo accordo ben vengano. Siamo disponibili a modifiche che non rendano l’accordo di programma carta straccia».
A breve – spiega Farisoglio – la città si doterà di un sistema di trasporto urbano con corse di autobus che copriranno tutta la città e toccheranno i punti nevralgici di Castellanza come gli ospedali, la Liuc, il quartiere del Buon Gesù e la stazione ma il sindaco prima vuole mettere tutti attorno al tavolo (Regione, Trenord, Liuc, Provincia): «I pendolari devono mettersi il cuore in pace – annuncia Farisoglio – non potranno più avere un servizio che colleghi solo vecchia e nuova stazione. E’ una decisione per il bene comune anche se impopolare. L’appello agli utenti della stazione è, dunque, accettare un collegamento con la stazione ma che sarà integrato nel circuito di mobilità pubblica non gratuito». L’obiettivo finale del primo cittadino è incrementare il raggio d’azione di questo sistema di trasporto anche con i centri della Valle Olona: «Se riusciremo ad aumentare gli utenti giornalieri della stazione di Castellanza – conclude – potremo tornare alla carica anche sulla questione del’interscambio con la rete di Trenitalia-Rfi».
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