Il Terzo Settore lancia l’allarme:”Basta tagli alla spesa sociale”

Povertà, insicurezza e tanto bisogno di stato sociale. Ma di fronte a questo le famiglie italiane si vedono sbattere la porta in faccia dal Governo, con tagli alla spesa o azzeramento delle risorse sul sociale. Il terzo settore spesso ci mette una pezza purché sia chiaro che questa non deve essere una sua responsabilità.
È questo il messaggio che i portavoce del forum del terzo settore varesino e il coordinamento per la disabilità hanno voluto consegnare al prefetto Simonetta Vaccari con la speranza di portare l’allarme direttamente alle sfere governative.
«Nel 2011 le risorse per il sociale ammontano a 583 milioni di euro, vale a dire un taglio dell’80% – spiegano i portavoce della protesta -. Il rischio di tutto questo è la riduzione e la chiusura di servizi, la negazione dei diritti e la disoccupazione per tante persone svantaggiate».
I portavoce del terzo settore di Varese ricordano come «le politiche sociali siano un investimento per il futuro del paese e lo strumento per garantire i diritti della persona».
Lo hanno fatto organizzando un presidio all’esterno di Villa Recalcati, sede della prefettura, e incontrando il prefetto in persona. L’iniziativa fa parte di di una mobilitazione nazionale che culminerà a Roma a piazza Montecitorio il 23 giugno.