Giro di vite sul lavoro nero, denunce e locali chiusi
Blitz di carabinieri e ispettorato del lavoro nel nord della provincia. Sei denunciati
Sei denunciati e 56 mila euro di multe per mancanza dei requisiti di sicurezza nei cantieri, a Lavena Ponte Tresa. E poi, ancora, altre “sorprese” per i militari del Comando Provinciale di Varese, gli Ispettori del Lavoro in forza alla Direzione Provinciale del Lavoro di Varese, unitamente ai Militari del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Lavoro, sempre di Varese. Perché ai controlli non sono sfuggite nepperue attività di servizio pubblico di vendita bevande e commerciali in generale.
Nel settore edile, si diceva, i controlli effettuati in Lavena Ponte Tresa presso un cantiere edile per un appalto da 25 milioni hanno portato alla denuncia in stato libertà per numerose violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (tra le quali l’omissione colposa di misure atte a evitare infortuni sul lavoro, assenza di delimitazione delle aree di scavo, mancanza di segnaletica di sicurezza, mancato ancoraggio dei ponteggi, assenza di opere provvisionali atte a evitare pericoli di caduta dalle impalcature) di 6 persone in qualità di titolari e/o legali rappresentanti di ditte operanti nell’ambito del cantiere, mentre sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 56.000euro.
I controlli effettuati presso numerosi esercizi commerciali della provincia hanno invece consentito di adottare il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego di manodopera “in nero” nei confronti di complessivi 5 datori di lavoro o legali rappresentanti di altrettanti esercizi siti in Mesenzana, Induno Olona, Varese e Cuveglio, con contestuale identificazione di 12 lavoratori “in nero” su complessivi 30 occupati; per 2 dei soggetti – titolari di una ditta di autolavaggio a Marchirolo e di un bar/gelateria a Cuveglio- è inoltre scattata la denuncia in stato di libertà per aver illecitamente installato ed attivato un impianto tecnologico di videosorveglianza che comportava il controllo a distanza dei lavoratori, mentre un ulteriore datore di lavoro, titolare di un panificio a Mesenzana, è stato denunciato per violazioni in materia di impiego di minori. Complessivamente sono state elevate sanzioni amministrative pari ad 85.600 euro.
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