
Un tripudio per Guccini
Palazzetto pieno e grande entusiasmo per il cantautore bolognese. Quasi tre ore di concerto davanti a oltre 4.700 spettatori
Alle nove in punto è salito sul palco. Un’ovazione per lui, anche con qualche coretto da stadio. Francesco Guccini scalda sempre il suo pubblico e la serata varesina non ha fatto eccezione. Quatromilasettecento persone in un palazzetto pieno come un uovo di gente di ogni età, dai ragazzini quindicenni e anche più giovani, fino agli ultra sessantenni.
Guccini ha iniziato a parlare modenese domandando poi al pubblico come mai non lo capissero. "Ma come? Non siam tutti padani?" Un quarto d’ora di battute a raffica prendendosela con alcuni politici e ironizzando sulla situazione attuale. Poi il via alla musica con la classica Canzone per un’amica, una certezza ad ogni concerto.
Il cantautore alla soglia dei 70 anni è arrivato un po’ affaticato e non in piena forma fisica. Il pubblico gli ha così perdonato un avvio di concerto un po’ stentato da un punto di vista canoro, ma via via che passavano le canzoni Guccini ha ripreso energia e ha incantato tutti i suoi fans per quasi tre ore.
Si è permesso anche di non cantare alcuni suoi "mostri sacri" come Il vecchio e il bambino e Auschwitz. In compenso ha dato spazio per canzoni meno usate nel repertorio live. Il frate, il pensionato, Amerigo, Canzone di notte n.2 fino alla meravigliosa Canzone per Piero.
Tutti in piedi da Cyrano in avanti fino alla clasica chiusura con La locomotiva.
Il concerto di Guccini non è solo musica, ma calore, relazione ed emozioni che intrecciano episodi e storie di vita quotidiana con riflessioni più sociali e colletive. Il suo star sul palco trasmette ancora un’energia intensa mai fatta di nostalgia. Ha indugiato sul passato solo parlando del Natale e della pubblicità, ma per il resto quello che passa è il valore universale delle sue liriche.
Un grande della musica italiana e ha ringraziato molto il pubblico varesino, che lo ha accompagnato tutta la sera con affetto.
All’uscita, in alto, nello spazio dedicato al pubblico ospite, un piccolo gruppetto di lavoratori della Ims di Caronno Pertusella con uno striscione che chiedeva ascolto da parte di Guccini. Un’immagine concreta, ma anche densa di simboli del difficile momento che stanno vivendo loro, le loro famiglie e tanti altri lavoratori anche nella nostra provincia.

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