
È emergenza all’Ufficio immigrazione
L'allarme è stato lanciato da Giorgio Saporiti e Francesco Cianci, rispettivamente segretari di Silp Cgil e Uil-polizia . Riduzione dell’organico e la paralisi logistica le ragioni del disagio
È emergenza all’Ufficio immigrazione. La denuncia arriva da Giorgio Saporiti e Francesco Cianci, rispettivamente segretari di Silp Cgil e Uil-polizia. «Malgrado la sua assoluta centralità nel controllo di un fenomeno complesso ed in crescita – dicono i due rappresentanti sindacali – ci sono due ragioni per cui l’Ufficio Immigrazione della Questura di Varese si trova oggi in uno stato di vera e propria emergenza: la riduzione dell’organico e la paralisi logistica».
Sul primo punto, cioè quello della riduzione dell’organico, Saporiti dice: «il 31 dicembre prossimo scade il contratto di lavoro degli 11 operatori, ex interinali, che da 9 anni lavorano come “precari” agli sportelli e negli archivi dei settori Immigrazione di Questura e Prefettura, e questo è un grave problema che il precedente Governo ha lasciato irrisolto. Ma le loro professionalità sono indispensabili, e quindi dovranno essere definitivamente stabilizzati, altrimenti la prospettiva reale che si delinea per i prossimi mesi è quella di uno shock funzionale che paralizzerà l’Ufficio Immigrazione e la sua effettiva capacità di controllare il fenomeno dell’immigrazione nell’intera provincia, oppure per la loro sostituzione bisognerà “richiamare” in ufficio 11 poliziotti impiegati nelle attività operative, con la conseguenza di una forte riduzione della presenza e dell’azione sul territorio».

Sul fronte della logistica, come sottolinea Francesco Cianci della Uil-Polizia, le cose non vano meglio, anzi: «la situazione dell’Ufficio immigrazione è letteralmente drammatica, al punto che non è più in grado di sostenere la sua vorticosa attività perché se ogni giorno vengono ricevute e trattate centinaia di pratiche, e vi si presentano centinaia di persone, per altro verso è letteralmente impossibile pensare all’installazione di nuove postazioni di lavoro, sono insufficienti gli spazi di attesa per l’utenza, l’archivio non è più in grado di accogliere la documentazione, che quindi resta ammassata nei corridoi. Siamo insomma di fronte ad una vera e propria emergenza logistica, e quel che pare assurdo è che la Questura non abbia continuato un suo progetto del 2004 per l’impiego di uno stabile che è stato poi acquisito dal ministero dell’Interno nel 2008 (per rimanere inutilizzato), malgrado sia idoneo a dare sbocco alla grave saturazione logistica dell’Ufficio Immigrazione. Considerati i tempi che poi normalmente separano la fase di progettazione da quella del finanziamento fino a quella della realizzazione, si registra insomma un ritardo clamoroso fra l’urgenza di soluzioni di cui la situazione reale necessita, e le capacità di pianificazione logistica della Questura».
Le due sigle sindacali, che hanno partecipato alla giornata di mobilitazione contro la manovra presso la Prefettura, hanno chiesto al prefetto Giorgio Zanzi di segnalare direttamente al ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri l’assoluta urgenza di un intervento del nuovo Governo per risolvere definitivamente i due problemi che, malgrado siano strategiche per garantire un’incisiva azione della Polizia di Stato in questa provincia, ad oggi sono rimasti irrisolti.
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