Renga porta orchestra e voce all’Apollonio
Ieri sera, lunedì 5 dicembre, il cantante ha fatto tappa al teatro Apollonio con il tour "Orchestra e voce" dove ha interpretato i grandi successi di un tempo
Francesco Renga lascia da parte il suo lato rock per interpretare le canzoni di un tempo. Ieri sera, lunedì 5 dicembre, il cantante di Brescia è arrivato al Teatro Apollonio accompagnato da una vera e propria orchestra e, nonostante la sua giacca di pelle e i jeans, ha scelto di raccontare le canzoni della musica italiana degli anni ’60 e ’70. Poche speranze per coloro che volevano sentire il Renga di album come "Ferro e cartone" o "Un giorno bellissimo" perchè il concerto si apre con "L’immensità" di Don Backy per poi continuare con brani come "Se perdo te" di Patty Pravo, "L’ultima occasione" di Mina, "Pugli chiusi" dei Ribelli fino a "Dio come ti amo" di Domenica Modugno o "Un amore così grande" di Mario del Monaco.
Un concerto che mette in evidenza la sua voce straordinaria ma che forse non basta ad accontentare i fan di Renga che si entusiasmano quando l’artista gli concede due dei suoi grandi successi, "Angelo" e "Un uomo senza età". Il resto del concerto è un susseguirsi di brani che hanno fatto la storia delle musica italiana, Francesco Renga li introduce uno per uno, scherza con il pubblico e lascia spazio alle note. «Questo progetto (Orchestra e voce ndr) è nato perchè volevo ricordare le mie canzoni di bambino – spiega il cantante dal palcoscenico – e mi ha permesso di usare la mia voce come linguaggio semplice e ricco di emozioni, senza costringerlo in una storia mia». La serata scivola via veloce, chiudendosi con un gioco di suoni tra la voce del cantante e le note dell’elegante orchestra alle sue spalle.
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