Ciclocittà: “Eliminare i semafori con il doppio attraversamento di pedoni e macchine”

Il terribile incidente di Largo IV Novembre, costato la vita a due anziani, ha suscitato dibattito. Faib Ciclocittà chiede al comune di eliminare il doppio attraversamento pedoni-macchine, quando è attivo il verde ai semafori

Il recentissimo ennesimo omicidio stradale di due pedoni in largo IV Novembre a Varese ha registrato il dolore ed il dispiacere di tutti, compreso il Sindaco Fontana.
Crediamo quindi che sia giunta l’ ora di passare dal dispiacere all’azione prima di assistere ad altri eventi drammatici. A questo scopo chiediamo che tutti gli incroci semaforizzati vengano urgentemente riprogrammati con un tempo di attraversamento per soli pedoni senza il contemporaneo flusso automobilistico e che, per gli incroci periferici meno utilizzati dai pedoni, venga utilizzato il verde pedonale a richiesta.
Un incrocio deve essere attraversato in sicurezza da nostro figlio di 8 anni e da nostra madre di 80 anni e, per questa importane ragione, l’auto può e deve aspettare qualche secondo in più al semaforo.
Attraverso provvedimenti come quello sopra proposto si sceglie di ridimensionare le ragioni degli automobilisti per ricreare le condizioni originarie della vita cittadina, luogo sicuro di scambio e di incontro di persone non solo di transito e sosta di autoveicoli.

Ci vengono segnalati casi che necessitano di un intervento, come il passaggio pedonale al semaforo dell’incrocio viale Aguggiari / Ippodromo, dove il pedone attraversa contemporaneamente alle auto che svoltano pericolosamente in curva; oppure l’attraversamento pedonale nell’adiacenza della rotonda del cimitero di Casbeno dove riteniamo sia necessario un semaforo pedonale a richiesta oppure dossi rallentatori.
I tempi scandalosamente lunghi di attesa del verde perdonale di via Manzoni /Repubblica invece portano le persone esasperate dall’eccessiva attesa a rischiare di passare col rosso o fuori dalle strisce.

Invitiamo i cittadini a segnalare alla nostra Associazione ed alla Vigilanza Urbana i casi di pericolosità, come quelli segnalati in questa lettera, e a mobilitarsi per una maggiore sicurezza dei pedoni e anche dei ciclisti.

Fiab Ciclocittà