Le “morbide” idee di Marlon Baruch che invadono Piazza San Vittore

L'artista francese è l'ospite dell'Art Day 2012 del Liceo Artistico e oggi pomeriggio, sabato 19 maggio, ha portato una sua idea in città creando una vera e propria isola di tessuti e di idee

Tessuti di scarto che diventano arte e gioco. Pezzi di stoffa che si legano uno all’altro creando nodi che diventano doni e una catena infinita di creatività. Un’isola, quella di Marlon Baruch, che raccoglie "morbide idee". Questo pomeriggio, sabato 19 maggio, in Piazza San Vittore e ai Giardini Estensi di Varese l’appuntamento è stato con l’Art Day del Liceo Artistico Frattini, organizzato in collaborazione con Re.Seed dell’Informagiovani. Una giornata che ha visto approdare gli alunni dell’istituto nel cuore della città con un “working progress” fatto di fili e pezzi di tessuto. Un’idea dell’artista francese che, oltre a creare un’isola di creatività, racconta un modo diverso di concepire l’arte.
«Non mi interessa più l’opera d’arte statica – racconta Marlon Baruch – ma l’operare, i processi che coinvolgono molte persone e che pongono tante problematiche. Da molti anni a Parigi sono tornata a Gallarate e mi piace l’idea di una creazione collettiva. Io porto l’idea, creo il flusso di energia e gli altri la portano avanti». Ragazzi seduti in mezzo a mille pezzi di tessuto che invitano il pubblico a partecipare. Basta legare due pezzi tra loro e l’opera d’arte è fatta, perché il suo significato non è dato da ciò che esce ma ciò da cui è nata.
«La giornata di quest’anno l’abbiamo voluta dedicare all’arte relazionare e pubblica, con i cascami tessili ma anche con l’affissione pubblica di manifesti che raccontano solo l’immagine e niente di più e che creano curiosità. -spiega Elena Ceci, insegnate di disegno del Liceo Artistico – La cosa vuole coinvolgere i varesini in maniera diretta. Non è un’opera preconfezionata ma si fa durante la giornata».  E intorno all’isola di tessuti, opere realizzate con materiale di riciclo, legno, lavagne dove comporre la propria opera d’arte, laboratori dove i pezzi di pasta diventano collane. Graffiti art e musica invece, ai Giardini Estensi dove i ragazzi dell’artistico hanno portato grandi cartelloni colorati e bombolette spry. Di grande interesse anche le Visite Guidate alle Semine d’arte di Microcollection di Elisa Bollazzi, che ha visto protagonisti 6 studenti del Liceo in qualità di Guide. I ragazzi hanno accompagnato con passione e bravura parecchi gruppi, durante tutta la giornata, in visita alle Semine d’arte. L’entusiasmo del pubblico, tra cui quello di Marion Baruch, e la gioia negli occhi degli studenti/guide per la riuscita del loro compito, hanno confermato la buona riuscita dell’evento:
«Le visite guidate hanno arricchito la già intensa attività didattica di Microcollection
che educa all’invisibile e alla libertà creativa, anche tramite il racconto, la memoria e la suggestione che questi stimolano nell’ immaginario collettivo. – spiega Elisa Bollazzi, ideatrice del progetto -. Il pubblico ha potuto quindi accostarsi all’arte contemporanea in una forma sperimentale, nella contemplazione di un’area verde di opere d’arte in divenire, in un’attesa benefica che stimola la creatività. Si è andato a creare un luogo d’incontro, di confronto e discussione nel tempo dell’attesa come spazio del pensiero e di ricerca, grazie al prezioso contributo dei sei studenti coinvolti in questa forma di didattica partecipativa».

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L’isola artistica di Marlon Baruch 4 di 18
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Pubblicato il 19 Maggio 2012
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