Foam in trasferta a Novara per l’allineamento di Venere
«È stata un’emozione forte osservare il transito di Venere davanti al nostro Sole, stamattina all’alba, l'ultimo della nostra vita: il prossimo si ripeterà tra più di 105 anni» dice Roberto Crippa, il presidente
«È stata un’emozione forte osservare il transito di Venere davanti al nostro Sole, stamattina all’alba dalle 5,36 fino alle 6.55, l’ultimo della nostra vita in quanto il prossimo si ripeterà l’11 dicembre del 2117, ovvero tra più di 105 anni» dice il presidente della Fondazione Osservatorio Astronomico di Tradate Roberto Crippa. Dieci Astronomi della FOAM13 si sono svegliati alle 3.00 per andare all’Osservatorio di Sozzago, diretto dal professor Federico Manzini, responsabile scientifico della FOAM13, visto che dall’osservatorio di Tradate la fascia arborea del Parco Pineta impediva di osservare il fenomeno, mentre da Sozzago, in provincia di Novara, l’orizzonte della Pianura Padana rendeva libero lo sguardo.
E’ stato comunque un azzardo, perché bastavano poche nuvole all’orizzonte per vanificare gli sforzi. In realtà il Sole ha fatto capolino solo alle 5.55, e subito è stata scattata la prima foto della nostra stella con Venere, già in transito sul disco solare, con a fianco il campanile della chiesa di Cerano, un paese limotrofo. Dopo qualche minuto il Sole è completamente uscito dalle nuvole ed è stato possibile osservare il transito di Venere fino alla sua fine, alle 6.55.
«Proiettato sul disco solare Venere ha un diametro apparente di circa 1’ (ovvero 1/60 di grado) e risulta quindi appena visibile ad occhio nudo, quindi per meglio seguire il fenomeno del transito, occorrono binocoli o telescopi» continua Crippa.
Abbiamo portato due binocoli e tre telescopi, tutti forniti di filtro solare (mai osservare la nostra stella con uno strumento ottico di qualsiasi tipo senza schermare le ottiche), al primo abbiamo applicato una macchina fotografica digitale per le sequenze fotografiche, il secondo è stato utilizzato con la tecnica della proiezione dell’oculare su uno schermo, evidenziando sia le macchie solari, sia Venere, e il terzo con applicato uno strumento che ci poteva far vedere il fenomeno attraverso un vetro smerigliato. I binocoli, anche loro schermati, venivano utilizzati per osservare il fenomeno direttamente.
Spettacolare è stato l’effetto a goccia chiamato black drop. La presenza di atmosfera su Venere venne considerata, per molto tempo, la causa di questo fenomeno, ma studi recenti hanno dimostrato che si tratta di un effetto ottico causato dall’ allargamento dell’immagine di Venere dovuta alla "Seeing" turbolenza dell’atmosfera terrestre o alle imperfezioni del mezzo ottico di osservazione.
Nel passato i transiti di Venere sul Sole erano importanti per determinare la dimensione del Sistema Solare, tramite il metodo della parallasse. Questo sistema prevede l’osservazione in varie parti della Terra lontane tra loro, e la misurazione della leggera differenza nel momento di inizio e di termine del transito attraverso la triangolazione, determinava la distanza di Venere dal Sole. Oggi questi dati sono ben conosciuti, ma lo spettacolo della natura sarà sempre assicurato, lasciando senza parole chiunque lo osservi.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città













Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.