Il Ministero “bacchetta” la Seprio Servizi: “Irregolarità e carenze”
Primo incontro tra il neo-sindaco Laura Cavalotti e la dirigenza della società. Sul tavolo anche il documento di 160 pagine giunto in municipio il 17 maggio dalla ragioneria generale dello Stato
Irregolarità nella cessione di Villa Truffini e Biblioteca, criticità nella gestione della Tariffa igiene ambientale e nella gestione economica. Cresce la situazione di difficoltà della Seprio Servizi. Emergono in questi giorni nuovi particolari sulla già delicata condizione della società che ha come socio unico dl comune di Tradate. Dopo il verbale emerso nelle scorse settimane in cui la stessa società tracciava una situazione preoccupante, proprio ieri, martedì 12 giugno, si è svolto il primo incontro formale tra il sindaco Laura Cavalotti e la Seprio Servizi, rappresentata dall’amministratore unico Antonio Papale e dal direttore Stefano Moroni. Presente anche l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Scrivo.
Tanti i temi affrontati durante l’incontro il documento del Ministero delle finanze giunto in Municipio lo scorso 17 maggio, 5 giorni prima del ballottaggio elettorale. Documento di 160 pagine che contiene, come si legge nella lettera di introduzione, gli accertamenti svolti che «hanno posto in evidenza irregolarità e carenze» e che chiede «l’adozione di provvedimenti idonei all’eliminazione delle criticità rilevate».
Il sindaco Cavalotti spiega che durante l’incontro «si è parlato della situazione Seprio e delle decisioni assunte dalla precedente amministrazione negli ultimi 6 mesi e non attuate, nonostante i solleciti della società, per le quali è necessario un approfondimento da parte dell’amministrazione comunale da poco insediata. È stata evidenziata anche la difficoltà finanziaria, già palesata nello scorso mese di aprile dallo stesso amministratore unico per il pagamento delle rate dei mutui assunti.
Nel mirino del documento di 160 pagine del Ministero delle finanze anche la “cessione” alla Seprio della Biblioteca e Villa Truffini, definendo «rilevanti criticità nei rapporti con il Comune di Tradate per l’acquisto di beni immobili di proprietà comunale (ex Frera e Villa Truffini) le quali hanno determinato, oltre all’elusione del patto di stabilità interno con violazione dei principi di una sana gestione finanziaria, anche maggiori oneri a carico della società per 454mila euro». Viene anche dichiarata illegittima la carica che in passato aveva assunto il direttore generale del comune, che era anche direttore generale della società. Ed anche: «Rilevanti criticità nella gestione dei crediti Tia» con «possibile ipotesi di danno erariale», «Illegittima trasformazione di taluni rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato», oltre a «eccessivo indebitamento, con conseguente rischio di dipendenza finanziaria».
Sono solo alcuni passaggi del documento di sintesi delle 160 pagine che sono state indirizzate sia al sindaco, sia alla società. Ma anche alla procura generale della Corte dei Conti e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. A questo link è possibile leggere il documento di sintesi protocollato il comune il 17 maggio.
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