A raccogliere fragole: giovani parrocchiani in vacanza “a costo zero”
Una nuova avventura della comunità Don Gnocchi di Varese: in Trentino a raccogliere frutti di bosco. Un bel modo per divertirsi e affrontare il lavoro: ce lo raccontano i ragazzi stessi, mentre sono ancora in "vacanza"
Nel periodo estivo fra il 29 luglio e l’11 agosto, noi ragazzi della comunità Beato Don Gnocchi di Varese, un gruppo di 21 diciottenni e giovani, accompagnati dai nostri sacerdoti Don Marco e Don Luca, stiamo partecipando a una vacanza-lavoro: questa consiste nella raccolta di piccoli frutti di bosco presso la Cooperativa Sant Orsola di Pergine Valsugana e nella Valle dei Mocheni in Trentino. La cooperativa è un insieme di piccole aziende costituito per gestire in comune un impresa che si prefigge lo scopo di fornire ai soci e alla comunità beni e servizi. Noi, compresi i due "don", divisi in più gruppi ci stiamo cimentando con la raccolta dei mirtilli, di ribes, more e in lavori manuali di manutenzione e smistamento.
I gruppi lavorano dalle 8 di mattina alle 15 a fianco di persone il cui lavoro tutto l’anno si svolge nei campi. La fatica per noi giovani lavoratori si comincia a far sentire anche perchè non siamo abituati a una vita di campagna e di lavoro fisico prolungato.
La nostra "giornata tipo" inizia alle ore 6 di mattina, quando il gruppo che si occupa della cucina inizia a preparare la colazione. Inseguito riuniti nella cappella della casa dei missionari comboniani in Trento che ci ospitano ci riuniamo, e insieme con una preghiera mattutina diamo il reale inizio alla giornata
Alle ore 7.30 tutti partiamo per recarci nei diversi luoghi di lavoro e alle 8,00 iniziamo la nostra dura giornata. Come già detto siamo divisi in diversi gruppi: “ i magnifici otto” sono incaricati della raccolta di mirtilli e molto FELICEMENTE si sono occupati anche alla concimazione! Altri ragazzi e ragazze divisi in altre aziende hanno raccolto i ribes more e ancora e ancora mirtilli.
La pausa è di un’ora a mezzogiorno e mangiamo un buonissimo pasto preparato dal nostro gruppo cucina. Il nostro lavoro finisce alle 15 e, rientrati a casa, ci rilassiamo per un po’.
Prima di mangiare ci raduniamo un’ altra volta nella cappella e insieme riflettiamo su cosa vuol dire lavorare e inserirsi in questo complesso sistema secondo un’ ottica cristiana stiamo infatti analizzando l’enciclica latore exercens di Giovanni paolo II che definisce il lavoro chiave essenziale di tutta la questione sociale e afferma il principio della centralità dell’uomo e si oppone alle concezioni materialistiche e economicistiche del lavoro definendo che “il fondamento del lavoro e l’uomo stesso così che il lavoro è per l’uomo e non l’uomo per il lavoro”. Stiamo quindi trattando temi importanti e complessi soprattutto in questo periodo di crisi economica che stiamo attraversando.
La “vacanza” dunque non è perciò una delle semplici interruzioni della vita quotidiana ma risulta invece essere un’avventura da vivere a fianco di altre persone , amici o no, con cui condividiamo le gioie ma anche le fatiche. Ora ci attende dopo un meritato riposo nel fine settimana un’altra settimana di lavoro.
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