Matteo Renzi show, mille al teatro per lui

Matteo Renzi ha riempito questa mattina il teatro Politeama. Erano un migliaio i varesini venuti ad ascoltarlo. Renzi è arrivato in camper in piazza Monte Grappa poco dopo le 9 e 30, poi ha proseguito a piedi fino a piazza XX settembre, fermandosi a scambiare qualche battuta con la gente. Dal palco ha tenuto un discorso con al centro la parola speranza, e la necessità di valorizzare il rinnovamento ma anche le famiglie, gli asili nido, la scuola pubblica, i bisogni delle città. Al discorso politico ha aggiunto brevi filmati divertenti, come quello di Massimo Trosi che risponde al savonarola di “Non ci resta che piangere” mentre esclama: «Ricordati che devi morire!….sì, sì, mo’ me lo segno» per ironizzare sull’atteggiamento di chi vive la politica con rassegnazione. O ancora un toccante discorso di Obama sull’11 settembre. E persino la sua imitazione fatta da Crozza su La7. 
Il presidente americano è sembrato un po’ il rifermento in molti passaggi per Renzi, che ha impostato la sintesi delle sue proposte su tre parole: futuro, Europa, merito. «La politica è ancora la strada per restituire alla gente la speranza – ha detto in chiusura – ma bisogna metterci la faccia e avere coraggio». Renzi ha rivendicato con forza la sua scelta di correre alle primarie del centrosinistra e ha sgridato quelli della sua generazione che non hanno avuto il coraggio di schierarsi ora, pur condividendo l’idea di un ricambio della classe politica. «Gli tremano le gambe…».
Alla fine del discorso ha firmato diversi autografi e si è fatto immortalare con i ragazzi del suo comitato elettorale in piazza XX settembre, con la maglietta che riproduce lo slogan “adesso!” in dialetto varesotto. Molto energico, era solo alla prima tappa della giornata. La curiosità era tanta, in platea molta gente attenta. Da parte sua una parlantina veloce, battute in toscano e tempi televisivi nei discorsi. Accanto a lui sotto il palco Giorgio Gori, il suo spin doctor. 

(il servizio completo con il discorso di Renzi)