Cgil e Cisl criticano le decisioni di Multimedica

In un comunicato, i due sindacati stigmatizzano le decisioni dell'azienda che ha deciso di licenziare 371 dipendenti del gruppo

Dopo la decisione di Multimedica di licenziare 371 lavoratori, Cgil e Cisl esprimono il prooprio disappunto in un comunicato:

« Il Gruppo Multimedica, con atteggiamento sprezzante e irresponsabile, il 20 novembre scorso, dopo complesse trattative, con un colpo di spugna – quando il 25 ottobre scriveva di voler “salvaguardare il posto di lavoro di tutti” – ha annunciato l’attivazione della procedura di licenziamento collettivo per 371 lavoratrici e lavoratori del comparto (230 contratti stabili, 141 a termine) nei centri Irccs Multimedica di Sesto S. Giovanni, all’ospedale San Giuseppe di Milano, all’ospedale di Limbiate, al Polo Scientifico e Tecnologico e al Centro ambulatoriale di Milano. Mentre all’ospedale varesotto di Castellanza al momento non partono né licenziamenti né la cassa integrazione in deroga per 352 dipendenti, in quanto dovranno ancora venir approfonditi i contenuti del pre-accordo alla luce dei chiarimenti da parte dell’Agenzia Regionale per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro (Arifl). A partire dal fatto che prima devono essere assolti istituti contrattuali quali, ad esempio, le ferie.

 La Direzione di Multimedica giustifica la propria decisione a fronte dei tagli lineari messi in atto dai governi Berlusconi e Monti, della perdita economica aziendale di carattere strutturale vista la crisi del sistema sanitario lombardo, e dunque anche per motivi di riorganizzazione, benché a oggi non sia prevista alcuna contrazione dell’attività produttiva.
Per la FP CGIL i costi della crisi o della riorganizzazione non devono ricadere solo su una parte dei lavoratori, quella appunto del comparto (infermieri, tecnici, amministrativi, ecc.), escludendo l’intera area medico dirigenziale (350 unità di cui una settantina i primari, cioè il doppio di altre realtà sanitarie), il cui costo risulta essere pari al 50% di quello complessivo dei 1695 dipendenti del comparto.
 
Domani, 23 novembre, dalle ore 8 alle 10.30, si terrà l’assemblea generale unitaria delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Irccs Multimedica di Sesto San Giovanni, presso la sede in via Milanese 300 (comprese le Unità operative diCinisello Balsamo e di Sesto San Giovanni, il Polo scientifico e tecnologico di via Fantoli e il Poliambulatorio di via San Barnaba di Milano). Dalle ore 12 alle 14.30 altra assemblea generale unitaria all’Ospedale milanese San Giuseppe (via San Vittore 12). Per decidere le azioni di lotta da mettere in campo a tutela dei posti di lavoro. Sempre domani, dalle ore 14 alle 16, assemblea unitaria delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ospedale di Castellanza (viale Piemonte 70).
 
Occorre ora un’immediata assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni, prima tra tutte l’Assessorato Regionale alla Sanità, declinando e dando seguito a quanto già dichiarato alle parti sindacali nell’incontro tenutosi nel corso del presidio delle lavoratrici e dei lavoratori lombardi di una sanità pubblica e privata “alle corde”: all’attivazione di un tavolo unico permanente devono essere vagliate, affrontate e risolte anche singolarmente le differenti situazioni che si presentano nella loro drammaticità, concretezza e urgenza.
Vogliamo chiarezza e trasparenza sulle situazioni di criticità. Per sgombrare il campo dai dubbi che si sfrutti la crisi per colpire i lavoratori e con essi pure i servizi resi ai cittadini. 

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Pubblicato il 22 Novembre 2012
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