“Falò sospeso, la Salute dei cittadini è l’obiettivo primario”
La spiegazione dell'assessore Giuseppe Scrivo che illustra le motivazioni tecniche del rinvio per l'edizione del 2013 dell'evento di gennaio
Come amministratori, abbiamo il dovere di tutelare la salute di tutta la cittadinanza, e questa è l’unica motivazione che ci ha indotto ad un ripensamento del falò di Sant’Antonio, tradizione molto apprezzata in città, ma da sempre osteggiata da chi ha a cuore l’ambiente e la salute.
Come spesso capita in questi casi, non tutti conoscono le conseguenze di questo fuoco, che provoca emissioni di PM10 da un minimo di mezza tonnellata ad un massimo di una tonnellata.
Si pensi che l’intero parco auto circolante per le vie cittadine produce 8 tonnellate l’anno di polveri killer!
Studi epidemiologici hanno accertato la correlazione tra le polveri di Pm10 e l’incremento dei decessi dovuti a malattie cardio-respiratorie, quali infarti, ictus, casi di cancro al polmone.
In Italia muoiono circa 8.000 persone l’anno per gli effetti del Pm10, e inoltre bambini e anziani vanno incontro a patologie croniche dell’apparato respiratorio.
E’ stabilito, inoltre che, ad ogni riduzione di 10 microgrammi per metro cubo di Pm10, corrisponde un aumento dell’aspettativa di vita di circa sei mesi. Le polveri Pm10 sono sottilissime, rimangono sospese nell’aria per diversi giorni: non vengono filtrate dalle narici, e a meno della pioggia salvifica,finiscono direttamente nei bronchi e negli alveoli.
Questi non sono dati inventati, ma estrapolati dallo studio condotto dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità (Oms) per conto dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente (Apat)
La nostra intenzione era quella di mantenere la tradizione con un fuoco simbolico, che però non contribuisse ad inquinare ulteriormente un ambiente già compromesso e che rispettasse i diritti dei cittadini residenti in prossimità della piazza mercato.
I volontari della Pro-Loco hanno verificato la mancanza dei tempi tecnici per soddisfare i nostri requisiti, quintali di fascine in sostituzione di tonnellate di bancali, legno naturale non impregnato di vernici, e per garantire allo stesso tempo la sicurezza dell’evento.
Gli aggettivi “stupido” o “inutile” apparsi su qualche giornale locale sono da collegare esclusivamente alle conseguenze del mega falò. Non è presente nel nostro vocabolario l’intenzione di sminuire o denigrare l’encomiabile lavoro dei volontari.
Per noi è prioritaria la scelta di salvaguardare la salute dei cittadini, che viene prima delle facili critiche o di una eventuale perdita del consenso della popolazione.
Siamo stati chiamati ad amministrare ed è lungi da noi la messa in moto della macchina del consenso ad ogni costo.
Fortunatamente non siamo a Taranto e il nostro problema non genera dilemmi laceranti.
Non ci troviamo di fronte alla drammatica scelta fra salute e lavoro: si tratta solo di stabilire delle priorità! E la salute della cittadinanza viene prima di qualsiasi evento ludico.
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