Studenti “innovatori” alla ricerca di progetti per l’area insubrica

Al via “Prosit”, il “Programma di sviluppo e Innovazione del Territorio”, promosso dall’Università dell’Insubria

Il 26 marzo a Villa del Grumello a Como è ufficialmente partito “Prosit”, il “Programma di sviluppo e Innovazione del Territorio” dell’Università dell’Insubria, finanziato con il contributo della Fondazione Cariplo e svolto in collaborazione con Como Next e la Fondazione Provinciale della Comunità Comasca.

Obiettivo del programma è contribuire allo sviluppo economico del territorio insubrico attraverso progetti di innovazione di prodotti, servizi o processi che vedono protagonisti neolaureati e dottorati di diverse discipline, tecnico-scientifiche, economiche e giuridiche, insieme ad aziende e istituzioni locali.
L’Università dell’Insubria e i suoi partner supportano questi giovani offrendo loro l’opportunità di approfondire e ampliare le conoscenze necessarie per sviluppare i progetti, con l’ambizione di formare degli innovation manager capaci di lanciare nuove idee e di realizzarle nelle aziende-partner o in altre in grado di apprezzare queste nuove professionalità. Corsi di scienze, di gestione d’impresa, di project management e business planning, di creatività e comportamento, di organizzazione del lavoro e di open innovation costituiranno la base di conoscenza per l’operatività nei progetti.

Nei saluti introduttivi il pro rettore vicario dell’Università dell’Insubria, professor Alberto Colangelo, e il gestore di Villa del Grumello, dottor Filippo Arcioni di Sviluppo Como, hanno evidenziato «l’importanza di un più stretto e rinnovato legame tra il mondo dell’impresa e l’Università, che passa anche attraverso la valorizzazione di siti e soluzioni logistiche comasche – proprio come Villa del Grumello -» e delle istituzioni già presenti sul territorio con queste finalità, come Como Next, il cui ruolo specifico nel programma Prosit è stato precisato
del direttore, dottor Stefano Poretta.

I professori Anna Arcari e Alfredo Biffi – docenti del Dipartimento di Economia dell’Università dell’Insubria e coordinatori di Prosit – hanno illustrato finalità e logiche di funzionamento del programma: «nove giovani neo laureati entrano nel mondo del lavoro per realizzare nove progetti di innovazione, accompagnati da un percorso di formazione che ha come
filo conduttore lo sviluppo di competenze imprenditoriali» – hanno precisato. «Dopo 12
mesi di lavoro e studio i partecipanti a Prosit saranno chiamati a rendere conto dei risultati
conseguiti alla luce del piano di lavoro che è stato concordato con le singole aziende».

L’avvio dei corsi – a cura del professor Biffi e della dottoressa Vanessa Gemmo, coordinatrice operativa del programma – è stato preceduto da due interessanti relazioni: Maurizio Moscatelli, di Confindustria Como, ha stimolato i presenti a sviluppare «nuovi paradigmi di relazione e gestione d’impresa per ri-innovare il modo di fare impresa e rilanciare il tessuto economico»; il professor Giulio Casati, dell’Università dell’Insubria, ha proposto la semplicità di primi principi di fisica come «strumento per leggere e affrontare la complessità che contraddistingue il mondo moderno e le sue logiche di business».

I nove giovani hanno presentato per ciascuna delle nove aziende i dettagli dei progetti di
innovazione.
In sintesi le aziende, i loro settori e una sintesi dell’idea innovativa: “CSRV” – del settore Tecnologie virtuali/IT propone un “prototipo di Integrazione di device”; “KCS” – Biotecnologie “Fattibilità tecnico commerciale prodotti a base erbe officinali”; “Parà” – Tessile “Metodo archiviazione disegni tecnici”; Value Process – ICT service “Sw di ottimizzazione bisogni/impiego persone per PMI”; “Microenergy” – Energetico: “Realizzazione elementi riscaldanti (prototipo)”; “Emmetre” – GDO “Packaging a smaltimento innovativo per alimenti”; “CCIAA Como” – “Sportello Organizzazione fund raising e sviluppo location del territorio”; “Comune Como “ -“Sportello anti usura”; “LS Fire” – Fire engineering: “Sistema data based integrato di prove fuoco e Bplan d’impiego”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Marzo 2013
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