Colore InCorpore(o)
Una nuova tripla personale alla Galleria Punto sull’Arte, curata da Alessandra Redaelli, mette in scena fino a sabato 8 giugno un lungo viaggio intorno all’uomo
La tripla personale alla Galleria Punto sull’Arte, curata da Alessandra Redaelli, mette in scena fino a sabato 8 giugno un lungo viaggio intorno all’uomo. I tre artisti presentati, i pittori ALBERTO MAGNANI e PAUL KAMINSKI e il giovane scultore DAVIDE BALOSSI, attraverso i loro diversi linguaggi e temperamenti – per certi versi apparentemente antitetici – si ritrovano ad essere le tre voci narranti di uno stesso affascinante racconto.
“Perché l’uomo è figura tridimensionale, certo, è corpo. Ma non solo. E’ anche il contenuto volatile e sfuggente della sua mente, fatto di associazioni personalissime e tuttavia codificate in un linguaggio di simboli e rimandi che da Freud in poi è diventato in qualche modo universale e universalmente accettato. E poi l’uomo è anche ciò che tocca, che con il suo tocco modifica, ciò che lo identifica e lo definisce. E ciò a cui, con il suo corpo, dà forma, come accade con l’abito.” Scrive in catalogo Alessandra Redaelli.
DAVIDE BALOSSI: Corpi scolpiti, solidi, quasi assertivi nel loro imporcisi così, frontali, a grandezza reale. Sculture di donne coinvolgenti e sfuggenti allo stesso tempo. I loro occhi sono chiusi, abbassati, oppure fissano ieratici un punto lontano. Figure sinuose realizzate in legno, materiale che Davide Balossi ama e padroneggia con una maestria sbalorditiva. Le sue ragazze sono malinconiche e portano scolpiti nei loro corpi morbidi i segni delle emozioni e delle sofferenze. I loro abiti, ottenuti incollando i trucioli uno per uno, sono capolavori di virtuosismo. – Nasce nel
PAUL KAMINSKI: Dipinti vibranti, luminosi, costruiti per trasparenze e piani pericolanti, sempre in bilico tra immagine onirica e visione reale. E’ una realtà sospesa quella che Paul Kaminski ci racconta. I suoi dipinti parlano di anima, spirito e psiche. Istinto e pulsione guidano il gesto nervoso della pennellata. L’atto del dipingere è deciso e immediato, come se da un certo punto della creazione in poi fosse il pennello a guidare la mano e non viceversa, in una sorta di apparentamento con la pittura automatica dei Surrealisti. Lo stesso artista definisce i suoi lavori astratti come “poesie”, e come “romanzi” quelli figurativi. – Nasce nel
ALBERTO MAGNANI: Un unico, inesauribile e sempre nuovissimo tema: l’abbigliamento. Per Magnani l’abito rappresenta il simbolo assoluto dell’umanità. Se gli oggetti che ritrae sono per lo più appannaggio maschile non è per ragioni sessiste, ma perché nulla come la camicia o la cravatta incarna un senso di eleganza universale e senza tempo. Sceglie colori timbrici e cristallini: viola, cremisi, gialli, azzurri e verdi. Solidi e smaltati, mai sporcati nemmeno dall’idea di una terra. Anni di esperienza negli Stati Uniti e una proficua vicinanza alla Pop Art gli hanno dato l’occasione di regalare a quel movimento qualcosa che non possedeva: un’anima. Nella spettacolare serie degli indumenti l’uomo è perennemente presente, come un’impronta, una memoria o come un’evocazione. – Nasce nel 1945 ad Arborea (Oristano). Si diploma al Liceo Artistico di Brera a Milano nel 1965 e nel 1974 visita per la prima volta gli Stati Uniti. Negli anni Ottanta alterna lunghe permanenze di lavoro a New York con frequenti soste nella sua casa studio di Induno Olona. Ha realizzato numerose mostre in Italia, Europa e Stati Uniti e ha contribuito a progetti di grafica editoriale. Vive e lavora a Cazzago Brabbia (Varese).
Completa la mostra un catalogo con testi critici di Alessandra Redaelli
InCorpore(o)
a cura di Alessandra Redaelli
Inaugurazione:sabato 20 aprile 2013, h 18.00 alle 21.00
www.puntosullarte.it
Domenica 21 e 28 aprile, e 5 maggio: 15.00-19.00
Giovedì 25 aprile e mercoledì 1 maggio: 15.00-19.00
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