Ubi ufficializza la nomina di Ranica
Dopo il licenziamento del direttore generale Giuseppe Masnaga, il consiglio di amministrazione della Banca popolare di Bergamo ha ufficializzato la nomina del suo successore
Dopo il licenziamento dell’ex direttore generale Giuseppe Masnaga, il consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Bergamo ha ufficializzato la nomina del suo successore Osvaldo Ranica (foto), peraltro già condirettore.
Nato a Stezzano, in provincia di Bergamo, nel 1952, Ranica è sposato da 31 anni, ha due figlie ed è dipendente della BpB dal 1974. Dopo aver percorso tutte le principali tappe di crescita professionale in molte filiali della Banca, in alcune come responsabile per 12 anni, il nuovo direttore generale ha lavorato in numerosi servizi centrali (Fidi e Sviluppo, Mercato Corporate, Crediti ) fino a ricoprire la carica di vice direttore generale della banca dal 2003 e, da ultimo, quella di condirettore generale dall’aprile 2008 al fianco di Masnaga.
«Sono profondamente grato ai vertici del Gruppo Ubi per aver individuato nella mia persona le idonee caratteristiche umane e manageriali per guidare la banca in questo difficile contesto economico-finanziario» queste le prime parole di Ranica – che prosegue «avverto un grande senso di responsabilità che, così come è sempre stato nella mia carriera, sarà per me un ulteriore stimolo per mettere a frutto e condividere con l’intera squadra delle donne e degli uomini della Banca popolare di Bergamo – una squadra che considero fortissima – la mia lunga e diversificata esperienza professionale. Mi appresto ad affrontare questo nuovo compito con grande umiltà e altrettanta determinazione e voglia di garantire alla banca un futuro degno della sua nobile storia di banca vicino alle persone e ai territori di riferimento. La nostra è una banca che, in oltre 140 anni di vita, è stata capace di rinnovarsi e crescere sia da un punto di vista dimensionale che nei numeri, senza mai tradire il proprio mandato sociale e societario. Oggi, anche grazie al fatto di far parte del terzo gruppo bancario italiano, nonostante la grave crisi economica in atto possiamo guardare al futuro con fiducia per noi e per i nostri oltre 900 mila clienti, continuando a parlare e ascoltare le persone. La centralità del cliente per noi della Banca popolare di Bergamo non è un semplice slogan, è una missione».
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