Alfieri e Marsico: “Il carcere deve restare a Varese”
I due consiglieri regionali di Pd e Pdl hanno riacceso i riflettori sulla struttura varesina: «La chiusura e il trasferimento a Busto non possono essere visti come inevitabili»
Serve un carcere a Varese? È a partire da questa domanda che i consiglieri regionali Alessandro Alfieri (Pd) e Luca Marsico (Pdl) hanno visitato oggi i Miogni e riacceso l’attenzione sul destino della struttura. In effetti, il futuro della casa circondariale di Varese è da tempo sotto i riflettori e negli ultimi mesi il dibattito si è animato. A dare il via alla discussione le parole del provveditore regionale Aldo Fabozzi – prima sulla stampa e poche settimana fa in Consiglio regionale – sulla necessità di chiudere l’istituto varesino e spostare i detenuti e gli operatori nella struttura di Busto che dovrebbe nel frattempo essere ampliata.
Ma di fronte a questa prospettiva – che ha creato agitazione fra i detenuti, le famiglie e gli operatori – la politica locale non è rimasta a guardare. (La visita di Sel e del Movimento 5 Stelle e la posizione del Comune).
Tutti d’accordo sullo stato di degrado inaccettabile della struttura, ma (molto) meno sullo spostamento a Busto. «La politica deve attirare l’attenzione su questa situazione – commenta Alfieri -, ma non diamo per inevitabile la chiusura e lo spostamento a
Busto». A Varese quindi serve un carcere? «Sì – dichiara Marsico – serve per le persone detenute, per le loro famiglie e per gli operatori. Lo spostamento sarebbe un grave disservizio, anche per il Tribunale di Varese».
La competenza in tema di carceri è del ministero di Giustizia, non della regione, ma secondo i due consiglieri ci si può attivare per trovare un indirizzo politico. «Come si sa – spiegano – il carcere è stato dichiarato dismesso nel 2001 e ora vogliono dare esecuzione a quel proveddimento. Ma quella decisione era stata presa a una condizione: la costruzione di un nuovo carcere. E dato che non c’è, l’esecuzione non può essere cieca, ma guardare allo stato di fatto». Ora quindi, secondo Marsico e Alfieri, la via deve essere quella di «un nuovo percorso che porti all’individuazione di un’area a Varese».
A livello istituzionale intanto si muove la commissione speciale regionale Carceri. Lunedì 24 giugno i consiglieri saranno in visita ai Miogni: solo due settimane fa, dopo aver incontrato Fabozzi, avevano espresso una prima posizione orientata alla chiusura della casa circondariale varesina.
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