“Circolo della bontà”, libri e tv per i degenti per farli sentire meno soli
La fondazione si prodiga per il benessere dei pazienti degli ospedali varesini. Tra gli obiettivi futuri, la dotazioni di letti elettrici per Luino e Cittiglio: "Il Circolo della Bontà è nato per recuperare la tradizione delle donazioni"
Non si potrà mai realizzare un ospedale “fai da te”, costruito a misura di noi varesini che abbiamo un sacco di difettacci, ma anche un cuore grande così e in fatto di solidarietà e volontariato spesso siamo esempio.
Costretti a lasciare in balia dei politici il nostro “Circolo” – quanta nostalgia per amministratori come Trombetta, Morandi e Nidoli – si cerca di aiutare la nostra comunità con piccole attenzioni nel momento in cui essa ha preoccupazioni per la salute. Riferimento per tutti coloro che hanno particolare sensibilità per questo problema è oggi la fondazione “Il Circolo della Bontà”. Con Gianni Spartà, al quale si deve anche il varo di “Varese per l’Oncologia”, un efficace sostegno per reparti e pazienti in lotta contro il cancro, facciamo il punto sull’attività della fondazione.
«Siamo in linea con una situazione d’emergenza, per quel che riguarda gli ospedali, dalla quale si esce avendo cura dei luoghi nei quali andiamo a curarci. E’ Inutile indagare le cause del disagio finanziario, è molto meglio spiegare alle gente che aiutando una Fondazione terza e generalista si fa il bene comune!».
– In quale direzione avete mosso i primi passi?
«Il Circolo della Bontà è nato per recuperare la tradizione e la cultura delle donazioni e dei lasciti, per umanizzare degenze e ricoveri, garantire servizi che la sanità pubblica non può prevedere in tutti gli ospedali. Solo le comunità locali possono affrontare questo problema, Varese e il Verbano hanno una grande storia da far rivivere: con la Fondazione, che è affidabile patrimonio dei cittadini, si è subito attivata. Oggi a Varese è realtà con il progetto Dama a beneficio di pazienti con gravi disabilità psicomotorie che ha modificato e specializzato l’accoglienza all’ospedale di Circolo. C’è una "sala amica", di fianco al Pronto Soccorso, nella quale un medico, pagato dalla Fondazione, infermieri e volontari garantiscono assistenza ai disabili nei loro percorsi ospedalieri. In quattro mesi più di cento referti e cartelle cliniche di persone che prima dovevano recarsi a un centro specializzato di Milano, all’ospedale San Paolo. Grande soddisfazione di familiari e associazioni come l’Anffas».
– Avete cura di dettagli importanti per i degenti.
«Come la possibilità di leggere libri. Da quasi un anno funziona alla grande una biblioteca ricavata nella hall. I libri sono arrivati dai cittadini – a Cittiglio dal Lions Santa Caterina del Sasso – sono stati catalogati scientificamente, c’è un sistema informatico che governa i prestiti dei volumi. E c’è un affiatato gruppo di volontari, tra i quali anche ex medici e infermieri, che quotidianamente fa funzionare un piccolo gioiello di solidarietà low cost».
– E dopo il libro pure la tv in camera…
«Televisore in tutte le camere del monoblocco e negli spazi comuni: quasi trecento apparecchi. L’operazione è stata finanziata interamente dalla Fondazione, i tecnici stanno provvedendo alla installazione. Il cappellano ha chiesto e ottenuto una telecamera che riprenderà le funzioni liturgiche nella chiesa dell’ospedale mandando le immagini su un canale a disposizione dei degenti in tutte le camere».
– Un inizio dell’attività nel segno della concreta utilità, di un vero servizio agli ammalati
«Ma resta molto da fare e occorre essere sempre espressione della comunità oltre che sua garanzia. Abbiamo bisogno che la gente sappia che esiste una Fondazione per tutti gli ospedali del territorio e la sostenga. Siamo in un periodo di crisi ma una ricerca condotta con metodi scientifici dalla Cariplo segnala che nel 2020 in Italia ci saranno beni per 105 miliardi destinati a restare senza eredi. E’ il tesoro della solitudine. Se una parte di esso viene investito nella attenzione alla salute di tutti e di ciascuno il beneficio sociale sarà enorme».
– I prossimi obiettivi?
«Il prossimo ambizioso obiettivo della Fondazione prevede l’acquisto di letti elettrici per gli ospedali di Cittiglio e Luino, dove i letti dei reparti devono ancora essere azionati manualmente».
La comunità ha concreta possibilità di dare vita a un utilissimo, significativo e splendido “fai da te” per i nostri ospedali. Il grande mare della solidarietà è fatto di gocce. E la porta della Fondazione è sempre aperta.
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