Riso Thai e bruscitt con la polenta: ai bimbi varesini la mensa piace così

Colloquio con Cinzia Ulizzi, tecnologo alimentare del Comune, che racconta quali sono i cibi preferiti dai piccoli studenti varesini alle prese con la ristorazione scolastica. Con belle sorprese e qualche conferma

A vivere la mensa giorno per giorno, si scoprono molte sorprese sui gusti dei propri figli. Alcune cattive, ma più spesso buone o curiose. Nell’indagine annuale realizzata dall’assessorato competente del comune si scopre per esempio che i pasti consumati nelle mense scolastiche sono aumentati in gradimento di una decina di punti percentuali, ma anche che il contorno è la "bestia nera" di ogni scuola, con ben il 22% di piatti rifiutati totalmente dai ragazzini.

Questi, però, in fondo sono solo numeri: cosa amano davvero mangiare i piccoli studenti varesini, sono davvero monotoni e poco propensi alle verdure? Abbiamo provato a chiederlo a chi sa quasi tutto dei comportamenti dei nostri figli a tavola,  quando sono nelle strutture scolastiche: Cinzia Ulizzi, tecnologa alimentare del comune di Varese, che si occupa inoltre dei sopralluoghi nelle scuole.

A lei, innanzitutto, abbiamo chiesto qual è stato, nell’ultimo anno,  il piatto di successo più inaspettato: «E’ un nuovo piatto appena inserito nel menù, poichè entrato in dal menu estivo: riso thai con polpette al sugo accompagnato da verdure crude. Doveva essere solo un test, se non funzionava l’avremmo tolto di li a poco: invece è stato un successo strepitoso. Lo serviamo a mo’ di piatto unico, ma prima di questo facciamo entrare il piatto di verdura cruda: con il risultato che la verdura la mangiano per fame, e il piatto lo mangiano perchè fa loro gola».

Un altro piatto unico molto gradito è la polenta e bruscitt, che i bimbi mangiano molto volentieri: «In generale però, non presentiamo troppo spesso le pietanze nella forma del piatto unico, perchè non aiutano chi apprezza un cibo e non l’altro, specialmente quando si tratta di bambini più piccoli. Un piatto unico nel senso stretto del termine, il Gateau di Patate, abbiamo finito per toglierlo dal menù perché chi non lo amava, per gusto o per abitudini famigliari, finiva per non avere altro in alternativa».

Nell’indagine, il dato più evidente è che il “principe della mensa” è il primo piatto, ma alcuni secondi sono molto apprezzati: «Senza dubbio, stravince per apprezzamento, su tutto, la cotoletta panata: la amano tutti quelli a cui viene servita e difficilmente tornano indietro i piatti. Il problema però è che nel giorno della cotoletta esplodono le richieste di dieta speciale: chi chiede “no carne”, “no maiale”, “no uovo” quel piatto lo esclude a priori. Il risultato è che si finisce per utilizzarla poche volte, non più di una al mese, nel menù».

Un discorso simile vale per le lasagne: «E’ un piatto molto gradito dai bambini, ma è un primo che comprende la carne e perciò è rifiutato da chi la carne non la mangia. La soluzione è stato un esperimento che ha funzionato benissimo: l’abbiamo eliminata dal ragù e non facciamo più le lasagne alla bolognese classiche. Abbiamo introdotto, invece, una ricetta di lasagna con ragù di verdure: la mangiano tutti, gradiscono e per di più abbiamo risolto, per quel giorno, il problema di far mangiare loro la quantità sufficiente di verdure…».

Grandi classici, in mensa, restano la pasta al pomodoro, il prosciutto cotto (“Fosse per loro lo mangerebbero tutti i giorni, ma qui il limite è dato dai protocolli sanitari che consigliano di non utilizzare troppo gli insaccati. Cerchiamo di non somministrarlo più di una volta al mese”) e la pasta in bianco. «In realtà la chiamiamo, e si tratta di, “pasta agli aromi”: perchè l’aspetto è quello di una pasta in bianco olio e parmigiano, ma in realtà quell’olio, intiepidito, ospita in infusione alcuni aromi come salvia e rosmarino, che poi vengono tolti dopo avere rilasciato il sapore».  Una ricetta facile e simpatica anche da riprodurre a casa, nel caso in cui i vostri figli vi dicano “ecco, la tua pasta in bianco non è come quella della mensa”.

Punto dolente, invece, il contorno: «Un disastro. Convincere i ragazzini a mangiare il contorno è difficilissimo – continua Cinzia Ulizzi – I più rifiutati di tutti sono i legumi: se proposti da soli sono un insuccesso assicurato. Così li mettiamo nelle ricette dei primi, per garantire una varietà a 360 gradi. Il contorno invece che fa piu successo, inaspettamente, è semplicissimo e apparentemente “da malatini” e quindi poco accattivante: le carote al vapore. Anche i pomodori sono molto graditi ma li serviamo solo nella bella stagione, per garantire la stagionalità. Delle verdure a foglia verde, invece, non se ne parla».

Va un po’ meglio infine con la frutta: «La banana è sempre gradita. Quando ci capita, saltuariamente, di fare la macedonia è apprezzata anch’essa». Il frutto meno gradito di tutti, invece non è la mela, come ci si potrebbe aspettare, ma il kiwi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Giugno 2013
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