Terry Lee Hale in concerto al Twiggy
L'appuntamento è per domenica 16 giugno al Twiggy Cafè di Via De Cristoforis
Domenica 16 giugno Unplugged in Biumo con Terry Lee Hale (ore 21,30, ingresso libero) al Twiggy Cafè (via De Cristoforis).
Terry Lee Hale nacque a San Antonio, Texas e passò l’infanzia seguendo il padre ufficiale dell’esercito in nove diverse città degli States. Iniziò a suonare la chitarra a 14 anni come autodidatta. Trasferitosi a Seattle nel 1984, militò in diversi gruppi; in uno di questi, “The Ones” in compagnia di Jack Endino, che in seguito divenne famoso come produttore: fra i suoi lavori il primo album dei Nirvana.
Fra il 1985 e l’inizio degli anni novanta incise una serie di album autoprodotti su nastro fra i quali “Oh What A World” e “Little Wood Guitar”. Il primo di questi fu poi pubblicato dall’etichetta tedesca Normal Records nel 1993, ma la vera svolta nella carriera di Terry fu alla fine di quell’anno quando firmò un contratto con la Glitterhouse, anch’essa tedesca, specializzata in musica roots-oriented dagli USA.
Questa collaborazione iniziò con l’album “Frontier Model” del 1994, che fu prodotto dal suo carissimo amico Chris Eckman, leader dei Walkabouts e ricevette un’ottima accoglienza presso la stampa specializzata di tutta Europa e un lusinghiero successo di pubblico specialmente in nord Europa e in Francia. Proprio in questo paese, precisamente in Bretagna, Terry si trasferì dopo l’album successivo, l’eccellente “Tornado Alley”, il suo lavoro più riflessivo e acustico, prodotto da John Keane, famoso per il suo lavoro con i R.E.M.
Dopo una prima tournee italiana nel 1996 pubblicò “Leaving West”, favorevolmente recensito da alcune delle più importanti riviste musicali del nostro paese. Fra il 1998 e il 1999 si concretizzò una collaborazione con il gruppo rock francese “The Blind Doctors”, che ha portò alla realizzazione del CD “Old Hand”, da più parti considerato il suo lavoro più brillante. Un album nel quale la vena più rock di Terry riemerge, senza soffocare l’eleganza delle sonorità della chitarra acustica.
Nel 2000 il musicista texano tornò a esprimersi nel suo stile piu’ intimista con “The Blue Room”. Si rinnovò la collaborazione con Chris Eckman alla produzione.
La promozione dell’album continuò per tutto l’anno successivo e nel 2002 con una serie impressionante di concerti attraverso tutta Europa. Terry rientrò in studio nell’autunno 2001 insieme ad altri 3 cantautori suoi connazionali – Chris Burroughs, Todd Thibaud e Joseph Parsons – per la registrazione di un CD sotto il nome collettivo di Hardpan.
Anche il rapporto con Chris Eckman come produttore proseguì con altri due album, “Celebration What For” e “Shotgun Pillowcase”, seguiti da un lavoro interamente strumentale intitolato “Proof Of A Promise” autoprodotto e venduto in tiratura limitata solo tramite internet e ai concerti.
Nel frattempo Terry si sposò con una francese, trasferendosi nei pressi di Parigi ed è al lavoro per un nuovo album la cui uscita è prevista ancora per l’etichetta tedesca Glitterhouse.
Anche quando si esibisce da solo con la chitarra acustica, come in questa occasione al Twiggy Cafè nel corso della rassegna Unplugged In Biumo, Terry Lee Hale – grazie anche alla padronanza dello strumento – riesce a staccarsi dallo stereotipo del folksinger e a inserire nella sua musica tutte le influenze che ci si può attendere da un musicista che ha suonato i generi più disparati.
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