Guardare le stelle 24 ore al giorno

Al progetto "Never ending night" partecipa anche l’Osservatorio Astronomico di Tradate FOAM13

Si chiama "Never ending night", una notte senza fine. L’idea alla base di questo progetto è quella di utilizzare le nuove tecnologie per dare la possibilità a chiunque, in qualsiasi parte del mondo, di vedere il cielo stellato. L’iniziativa è ideata da una coppia di Bologna, Nadia Antonello e Paolo Ghezzi, noti anche come "Antonello Ghezzi". I due artisti si sono fatti conoscere grazie a una simpatica installazione. "Mind the door", una porta automatica che si apre solo davanti ad un volto sorridente.

Il sogno di portare la notte in tutto il mondo si basa sulla collaborazione con osservatori astronomici e astronomi di tutto il mondo e sfrutta la rete per connettere tutti i siti 24 ore su 24. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha deciso di sostenerlo e ha già messo a disposizione le sue basi “estreme”: la Dirigibile al polo Nord, la Concordia al polo Sud e la Piramide in Himalaya. Gli altri centri che contribuiscono all’iniziativa sono sparsi in tutto il globo, da INAF Institute of Radioastronomy Bologna, al Canada France Hawaii Telescope, dal South African Astronomical Observatory South Africam, al MMT Observatory University of Arizona e al McDonald Observatory University of Texas USA.

Oltre a questi, nel progetto è coinvolto anche l’Osservatorio Astronomico di Tradate FOAM13. «La vera valenza del progetto è, fare scoprire a tutti (specialmente ai bambini) la meraviglia di un vero cielo buio – afferma il presidente della FOAM13 Roberto Crippa – una ricchezza che la civiltà moderna tende a perdere perché abbagliata dalle troppe luci che accendiamo ogni sera. Ed ogni giorno le luci aumentano, insieme alla proliferazione degli insediamenti urbani. Per questo l’idea di “Never ending night” mi è subito piaciuta moltissimo e spero tanto che il progetto abbia il successo che merita e possa crescere».

"Never Ending Night" sarà realizzabile grazie all’installazione di telecamere ad alta definizione che registreranno il cielo stellato nei vari punti di osservazione, per condividere le immagini in streaming grazie ad Internet. Le telecamere, dovendo avere una buona risoluzione e un’ottima capacità di sopravvivere anche ai climi più ostili, sono parecchio costose e questo si rivela il principale ostacolo alla riuscita del progetto. Per la sua realizzazione, gli artisti si stanno affidando perciò anche al crowdfunding (letteralmente "finanziamento della folla"), una sorta di raccolta fondi attraverso un apposito sito Internet tramite il quale chiunque può donare una cifra, grande o piccola che sia, per contribuire alla realizzazione di questo sogno ad occhi aperti. A seconda dell’importo donato, si verrà ricompensati in misura proporzionale con dei "perks", dei regali da parte di Antonello Ghezzi e del loro staff di astronomi e scienziati.

Grazie a questi piccoli contributi si spera di arrivare a conclusione del progetto, così che ogni bambino del mondo, a qualsiasi ora del giorno, in qualunque angolo della Terra, possa sbirciare la volta stellata e cercare una stella cadente.

Per informazioni e contributi: http://www.indiegogo.com/projects/never-ending-night

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Luglio 2013
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