La Seprio Servizi sarà messa in liquidazione
La comunicazione sarà data dal sindaco nelle prossime ore, dopo le travagliate vicende economiche della società che vede come socio unico proprio il Comune
La Seprio Servizi sarà messa in liquidazione. La situazione debitoria della società di servizi del Comune è nota da tempo. Tanto che l’amministrazione comunale ha provveduto a nominare un nuovo amministratore unico, oltre ad affidare a una società esterna un controllo dei conti degli ultimi anni. Nel frattempo la Corte dei Conti aveva dichiarato illegittime diverse operazioni compiute dalla Seprio, tra cui quella con il Comune sulla compravendita della Biblioteca Frera e Villa Truffini, costringendo l’amministrazione a rivedere il rispetto del patto di stabilità del 2010, incorrendo così in sanzioni che sono state applicate tardivamente.
Ora nella serata di giovedì 26 settembre si svolgerà un consiglio comunale molto lungo. Apparentemente c’è da discutere il nuovo regolamento del consiglio e il nuovo statuto. Ma nelle comunicazioni ufficiali del sindaco ci sarà qualche novità. Tra queste la comunicazione del primo cittadino, Laura Cavalotti, sulla messa in liquidazione della società. «Lo prevede la legge dello Stato se la società chiude in perdita, come accade alla Seprio Servizi – anticipa il sindaco -. Oggi la società gestisce la farmacia, l’igiene ambientale e i cimiteri. Noi con la messa in liquidazione facciamo verifica con debiti e dei crediti, cercando di andare a recuperare i crediti possibili per pagare i debiti. Non c’era altra soluzione perchè oggi, non fare questa operazione, voleva dire che il comune, in quanto socio unico, avrebbe dovuto pagare cinque milioni di euro per mettere in pari la società. Strada assolutamente impraticabile».
Diversi gli scenari a cui ci si potrebbe trovare di fronte con la liquidzione. Come l’immediata riscossione dei crediti, perchè oggi mancano da riscuotere dai cittadini oltre un milione di euro per la Tia, la tariffa di igiene ambientale. Oltre alla possibilità estrema di mettere in vendita la farmacia e alcuni terreni di proprietà della Seprio. «Vedremo tutto con il tempo perchè la situazione non è semplice da sbrogliare – conclude il sindaco -. Senza contare che c’è poi a parte il discorso di Frera e Truffini, il cui mutuo dovrà essere preso in carico dal Comnue, un onere importante a cui la società non è in grado di far fronte».
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