Il sindaco agli skinheads: “Non potete usare lo stemma di Varese”
Palazzo Estense chiede a un'associazione di estrema destra di togliere lo scudo biancorosso dei loro loghi: "Lo può usare solo chi ha un patrocinio"
Ufficialmente è solo una comunicazione formale, senza alcun giudizio di merito: il sindaco Attilio Fontana ha scritto al presidente di un’associazione varesina di skinheads, per chiedere che non venga più utilizzato, tra i propri simboli, lo stemma della città di Varese. Si tratta, come scrive il sindaco nella sua lettera, di «una rivisitazione di uno stemma del comune di Varese, in cui vengono usati i colori istituzionali, lo scudo e la corona. Tale immagine – continua la missiva – rimanda inequivocabilmente allo stemma comunale, il cui utilizzo viene concesso solo in caso di patrocinio della giunta». (Nell’immagine, scaricata dal web, il logo contestato durante il concerto di un gruppo musicale estraneo ai fatti)
La richiesta è stata inviata al presidente dell’associazione “Skinheads-Do.Ra, comunità militante dei dodici raggi”, nel cui sito internet compariva il logo menzionato. Il sindaco Attilio Fontana commenta: «Semplicemente, come abbamo scritto, Lle associazioni non possono utilizzare lo stemma comunale in assenza di patrocinio, per noi è essenzialmente una questione giuridica». C’è stata la volontà di esprimere un giudizio etico o politico negativo verso l’associazione che ha utilizzato lo stemma? «Su questo non mi esprimo – osserva Fontana – è una valutazione tecnica».
Il sindaco si è attivato su segnalazione della giunta comunale. La differenza con il logo ufficiale sta nel fatto che, al posto di San Vittore, è stata disegnata un’aquila imperiale. I militanti di destra hanno redatto una sorta di comunicato stampa sulla vicenda, postato già da diversi giorni nella loro pagina facebook, in cui spiegano che il logo rivisitato del comune è, in realtà, di un gruppo che fa parte della loro comunità, ovvero «Varese skinheads». In ogni caso, hanno provveduto a eliminarlo da internet, e così faranno anche gli skins. Nel post, ammettono di essersi ispirati allo stemma comunale ma rivendicano anche ideologicamente l’appartenenza territoriale, accusando Palazzo Estense di aver trasformato in «proprietà privata» il simbolo della città. Fin qui l’episodio, la giunta rimane quindi su un piano squisitamente formale, evitando posizioni politiche. Dell’associazione si era parlato lo scorso aprile, quando vi furono molte polemiche per un concerto con gruppi di estrema destra a Malnate, a cui seguì una manifestazione antifascista.
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