“Sindaco al rogo” e svastica. Minacce al primo cittadino

Scritta sui muri della città vicino alla Varesina. Il consiglio comunale esprime la propria solidarietà a Laura Cavalotti: "Se è un'intimidazione non ho paura, vado dritta per la mia strada"

"Sindaco al rogo" e di fianco una svastica. La frase shock, rivolta al primo cittadino Laura Cavalotti, è comparsa a Tradate, vicino alla Varesina, sulla strada che porta alla piscina cittadina. Il Comune ha presentato denuncia ai carabinieri che ora stanno indagando sull’accaduto. Nelle prossime ore dovrebbe poi essere cancellata.
Non si sa con precisione da quanto tempo la scritta sia presente, ma ne è stata data comunicazione lunedì sera, al termine di un consiglio comunale lungo e teso che aveva all’ordine del giorno uno degli argomento più "caldi" e discussi degli ultimi mesi, come la messa in liquidazione della Seprio Servizi, società che vede come socio unico il comune. Proprio questo argomento è stato oggetto di diverse tensioni a livello politico in città, fin dalla campagna elettorale dello scorso anno

La notizia della presenza della scritta è stata data dal presidente del conisglio Carlo Uslenghi: «Il sindaco mi aveva chiesto di non effetture questa comunicazione a inizio seduta, per non distogliere l’attenzione dall’importante punto all’ordine del giorno. Ora che siamo alla fine scelgo però di esprimere la mia solidarietà al nostro primo cittadino, anche a nome di tutti i consiglieri. Sono frasi che vanno ben oltre la vergogna, siamo alla follia». 
Dopo Uslenghi ha preso la parola anche Franco Accordino (Movimento Prealpino) che nell’esprimere la sua vicinanza ha ricordato quanto accaduto al sindaco Laura Prati, uccisa da un vigile sospeso dal servizio. A questo si è aggiunta la solidarietà della Lega Nord per voce di Davide Fratus. La giunta e la maggioranza di centrosinistra, rimaste in silenzio durante il consiglio come richiesto direttamente dal sindaco, fanno sapere di essere vicino alla Cavalotti. 

«Sono tranquilla – commenta il primo cittadino -. Abbiamo presentato la denuncia ai carabinieri e se si tratta di un atto intimidatorio per quello che stiamo facendo voglio solo far sapere che io non mi fermo. Sono tante le cose che stiamo facendo per il bene della città, la strada è quella giusta e proseguiremo in questa direzione. Io personalmente non ho paura e vado dritta per la mia strada»
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 01 Ottobre 2013
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