Cleo T e Jake Bellows , gli appuntamenti unplugged in Biumo
La cantante parigina sarà in concerto domenica 15 dicembre mentre il secondo artista è in scena lunedì 16: i concerti sono in scena al locale di Via De Cristoforis 5
Domenica 15 dicembre appuntamento con l’Unplugged In Biumo con Cleo T. La cantante parigina sarà in concerto al Twiggy Café dalle 21 e 30, ingresso libero. Cantautrice parigina, cresciuta tra ninna nanne neorealiste e cinema italiano, affascinata da Fellini, fan del sud, di Pompei, delle sue case e dalle poesie di Leopardi che ne ispirano la malinconica speranza.
Musicista in tour dal 2010, colonizza l’Europa con la sua musica, che mixa stili e suoni, tra valzer e ballate, jazz (accennato) e doo-wop. Cleo T., Giovane Talento nel 2012, ha costruito la sua storia discografica iniziando da un’etichetta italiana (la Macaco Records) per poi scegliere di fare tutto da sola e impegnarsi in prima persona, coniugando ruolo di artista a senso degli affari, creando la sua etichetta indipendente, moderna e concreta, fatta di collaboratori stretti.
Il suo esordio si intitola Songs Of Gold And Shadow, primo album, prodotto e registrato a Bristol dal leggendario John Parish (PJ Harvey, Eels, Tracy Chapman). Un debutto che porta con sé una grande carica emotiva, un disco che sceglie il buio come pentagramma e il pensiero introspettivo come note, da suonare (e cantate) con poesia. Il primo singolo che lancia l’album è We All, brano che celebra tra evoluzioni doop-wop e influenze jazz (appena accennate), matrimoni e funerali, tenebre e speranze.
Bandite le sei corde tra le sue mani, solo voce sopra a piano, arpa, violoncello, mandolino e banjo. Lei e i componenti della band: Nicolastone e Gregor Autey pensano alle chitarre (acustica ed elettrica, che Cleo T. rifiuta).
Lunedì 16 dicembre, l’appuntamentoi è invece con Jake Bellows e News For Lulu ore 21e 30 (ingresso libero). Messa temporaneamente da parte l’esperienza Neva Dinova, band di Omaha della quale Jake Bellows è voce e chitarra con Heath Koontz al basso, Mike Kratky e Tim Haes alla chitarra e Roger Lewis alla batteria, il cantautore del Nebraska intraprende il cammino solista. Dopo svariati album a nome Neva Dinova, dall’omonimo del 2002 fino a “You May Already Be Dreaming”, vede la luce l’opera prima di chi è stato l’anima della band a stelle e strisce; nel disco “New Ocean” l’artista riesce a spargere non solo tutta l’esperienza e la determinazione assimilata con il lavoro di gruppo, ma anche preziosi accorgimenti stilistici che certamente deve aver estratto dalla collaborazione (vedi ad esempio l’Ep del 2004 “One Jug Of Wine, Two Vessels”) con l’altro genio di Omaha, Conor Oberst, ovvero Bright Eyes. Il suo songwriting si consuma in un altalenarsi, a tratti allettante altre volte meno, tra rock alternativo, quasi ballabile e comunque dinamico e brioso, esplosivo in alcuni punti (“Frequency”, “All Right Now”, “Running From Your Love”) e che non disturberebbe certo un pubblico che parli la stessa lingua, ma viva di Porridge, Fish’n Chips, Alex Turner e fratelli Gallagher (comunque riconoscibilissima la natura Usa dei brani) e un pop più spoglio, convenzionale, dalla musicalità meccanica, martellante e dalle ritmiche ridotte al minimo sindacale (“New Ocean”, Teo Weeks”, “I Can’t Wait”, “Should You Ever Change Your Mind”), tutto al servizio della voce e delle parole del primo attore assoluto dell’opera.
Apriranno il concerto, oltre a suonare come backing band di Jake Bellows, i News For Lulu che proprio ad agosto di quest’anno si trovavano nello stessa città di Bellows (Omaha), con lo stesso produttore di "New Ocean" (Ben Brodin), per registrare il loro terzo disco, successore del fortunato "They Know" uscito nel 2011 per Urtovox/Audioglobe. Il lavoro, attualmente in fase di mixaggio, verrà presentato in anteprima al Twiggy Café e si preannuncia un ulteriore passo avanti, nel percorso della band, verso la ricerca della coniugazione ideale tra ambizioni pop e sonorità ricercate.
Dopo il disco d’esordio Ten Little White Monsters (Zahr Records, 2006), dalle sonorità al confine tra indie e post rock, i News For Lulu ridefiniscono la loro formazione, ampliano ulteriormente le proprie influenze e si aprono ad altri progetti: Umberto e Andrea collaborano a “Stuck in the Room Full of Mirrors” degli Ultraviolet Makes Me Sick (Urtovox, 2008); Nicola incide ad Omaha, in Nebraska, “Four Legged Fortune” con i Green Like July (Ghost, 2011); Emanuele inizia il suo progetto solista con i Morning Telefilm, che esordiscono con “O Time” (Canebagnato, 2010).
Confrontandosi con realtà musicali e stili diversi, i News For Lulu al completo decidono invece di rimanere legati alla loro forma musicale più cara, la canzone, cercando di eliminare il ‘superfluo’ e proseguendo nella ricerca di un proprio e personale modo di suonare musica pop. Per ampliare le sfumature sonore chiedono l’aiuto di altri validi amici e musicisti, quali Simone Fratti dei concittadini Emily Plays al contrabbasso e un’intera sezione di fiati che ha compreso anche Alessandro Scagliarini (dei My Awesome Mixtape) alla tromba._Il risultato è They Know, registrato e mixato da Bruno Germano (Settlefish, My Awesome Mixtape, Disco Drive) ed impreziosito dalla masterizzazione di Carl Saff (a Chicago). Dodici tracce tese nel tentativo possibile di unire melodie e armonie vocali con scelte ritmiche e di arrangiamento spesso insolite, il tutto arricchito da testi che, a tratti ironici, a tratti ombrosi, si spingono spesso a scavare nei paradossi e nelle sottili paranoie nascoste dalla quotidianità.
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