Ronca, voteremo solo alcuni emendamenti al pgt

Giudizio pacato quello della lista Varese & Luisa, che ha apprezzato il tentativo di difesa del suolo e di valorizzazione della città giardino

Il PGT finalmente arriva al rush finale, dopo tante affermazioni di principio e di polemiche, è una prima donna.
 
Come è stato impostato nei tempi non dà adito a tante variazioni, ma solo a cambiamenti, che non riusciranno mai a variarne il contenuto. Questo ultimo anno e soprattutto questi ultimi mesi hanno visto la commissione molto impegnata a capire, visionare, emendare, e variare. Gli uffici preposti hanno lavorato con slancio e solerzia ed a loro va anche il ns. ringraziamento. Lo stesso assessore Binelli ha cercato in ogni modo di convincere tutti sulla bontà del suo Piano. .
 
Allo slancio e laboriosità andava però abbinato il confronto, non dell’ultimo momento, con i commissari, con le parti sociali, con i cittadini. E’ mancato dall’inizio il dialogo profondo, che costruisce e non divide, è mancato il trapasso di nozione tra assessorato ed il mondo esterno e viceversa. Questo canale non ha funzionato, in quanto alcune soluzione sono state servite preconfezionate e non confezionate tutti assieme, mentre alcune associazioni di categoria si sono ritirate sull’Aventino, per poi ripresentarsi al traguardo. E’ lampante che questa procedura di raffronto avrebbe necessitato di molto più tempo, ma che volendo in sette anni si poteva trovare. 
 
I tre principi ispiratori sono molto validi e possono traghettare Varese verso un futuro di ripresa 
La libertà della persona che non è imbrigliata oltremodo da tante regole ma da quelle essenziali per 
salvaguardare la collettività e l’identità cittadina
La sussidiarietà che vede protagonista il singolo, nella crescita dei servizi per migliorare la città. E’ un fatto indubbio, almeno per questo periodo, che le casse comunali non sono floridissime, ed allora ecco il cittadino che aiuta. Questa novità credo troverà i varesini impreparati, proprio per la propria cultura di coltivare solo il proprio orticello.
 
L’identità, come ultimo punto, è quello su cui puntare per mantenere ancora il titolo di “città dei giardini”.
 
Il motto della lista civica che rappresento è “Facciamo rifiorire Varese”.
 
E’ su queste light motif che ho verificato il nuovo PGT, ed è su questa linea che voterò alcuni emendamenti e non altri.
 
Il risparmio di suolo, il mantenimento del verde e dei boschi, il non pensare ad un ulteriore incremento della residenzialità, visto che abbiamo già tanti appartamenti sfitti, il creare un centro a misura di uomo, e non a misura di auto, come tutto fa presagire questo PGT. Varese deve riappropriarsi del rapporto umano, che ormai non esiste più o è incrinato dalla società attuale. Dobbiamo puntare sul negozio di vicinato e non sulla grande distribuzione. Dobbiamo puntare sui trasporti pubblici, e non mantenere quelli che abbiamo. Dobbiamo creare delle vie di accesso al centro, senza stravolgere l’abitato già consolidato creando parcheggi di cintura.
 
Abbiamo intravisto una minima collaborazione con i Comuni viciniori, mentre sarebbe stato opportuno 
una maggior sinergia anche sui grandi temi quali la viabilità, il carcere e lo stadio, che hanno valenza sovra comunale.
 
Per quanto riguarda le regole fa paura la perequazione, non tanto come modo di gestire il “do ut des”, ma come possibile discriminazione tra il piccolo proprietario, già in possesso di un bene, ed una immobiliare, che nel suoplaning può ammortizzare questo nuovo vincolo.
 
Il nuovo PGT anche qui guarda al grande ma forse sarebbe meglio vedere cosa serve al cittadino medio di Varese.
 
Per la lista civica questo strumento deve essere rimodulato per non insabbiare la nuova regolamentazione urbanistica della città.
 
Come varesino ho visto il declino della città, da un punto di vista imprenditoriale, manageriale, sportivo.
Ha però ancora un valore affascinante che è il suo panorama, le sue ville, i suoi rioni, i suoi sette colli, il suo lago e la sua montagna, facciamo di tutto perché ciò rimanga nel tempo e sia ancora motivo di vanto per i ns. figli e nipoti. Preserviamo il territorio, anche in città, mantenendo quello che abbiamo, senza stravolgere più di tanto il suo attuale assetto e rendiamola più a misura d’uomo, che di auto.
 
Mi auguro che la votazione degli emendamenti presentati da tutti noi vada verso una crescita ponderata della città, nel senso del bello e della storia di questo borgo che si è trasformato negli anni, per mantenere intatte le sue peculiari caratteristiche che la rendono attrattiva agli occhi degli stranieri, sempre in un ottica di modernità .
 
A conclusione, credo sia importante prevedere una verifica tra un anno e mezzo per trovare i difetti ed i pregi, ed eventualmente intervenire. Credo essenziale, inoltre, che il decollo del nuovo PGT sia legato a doppio filo con gli uffici che avranno il compito di indirizzare ed aiutare gli utenti nel dedalo delle nuove regole. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Dicembre 2013
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