Custodia dei veicoli: “Due anni per avere ciò che ci spetta sono troppi”
Una delegazione della CNA di Varese ha incontrato il Prefetto sul problema dei pagamenti della pubblica amministrazione ai custodi delle macchine sequestrate: le ultime somme risalgono a oltre due anni fa, dopo altre proteste
Una delegazione della CNA di Varese composta da Gianni Damin, referente per la categorie dei custodi giudiziari, e Roberto Bernasconi, funzionario del settore, ha incontrato il Prefetto Giorgio Zanzi per sottoporre alla sua attenzione la situazione dei ritardi nei pagamenti dei diritti di custodia dei veicoli. Presenti all’incontro il Viceprefetto Vicario Andrea Polichetti e i dirigenti Pasqualina Ferra e Angelo Caccavone.
Le depositerie autorizzate alla custodia dei veicoli in provincia di Varese e presenti nell’apposito elenco prefettizio sono 35, tutte imprese di piccola e micro dimensione che svolgono l’importante ruolo di deposito dei veicoli tolti alla disponibilità dei proprietari. A fronte di questo hanno diritto ad un corrispettivo economico che però viene loro riconosciuto con ritardi che sono ormai insostenibili:
«Le ultime risorse sono arrivate oltre 2 anni fa, dopo un’azione di pressione di CNA, ed ora non c’è nessuna certezza sui tempi di pagamento della prossima tranche – ha spiegato ai rappresentanti delle istituzioni Damin – CNA ha pertanto riportato la sofferenza delle imprese della nostra provincia e richiesto un intervento della Prefettura per sollecitare l’accelerazione dell’erogazione delle competenze spettanti e una maggiore continuità dei pagamenti nei prossimi anni».
L’articolo di fine 2011: Custodi dei veicoli sequestrati, troppe attese per i pagamenti
La Prefettura non è infatti direttamente responsabile dei pagamenti: provvede alla liquidazione dei diritti una volta che ne entra in possesso. Le aziende di custodia (35 a Varese e tutte di piccola e micro dimensione) dal canto loro svolgono un servizio maturando un diritto ad un corrispettivo economico per ottenere il quale però i tempi di attesa stanno diventando insostenibili. Il Prefetto ed i suoi collaboratori hanno mostrato attenzione alla problematica assicurando tempestivi pagamenti nel momento in cui saranno messe a disposizione le occorrenti risorse.
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