
“Non abbattete i cipressi”. E scatta il presidio
Il consigliere comunale Alessio Nicoletti chiede che l'assessore Stefano Clerici blocchi l'abbattimento, su Fb alcuni cittadini stanno organizzando una manifestazione per lunedì 18 agosto
Il consigliere comunale Alessio Nicoletti chiede che l’assessore Stefano Clerici blocchi l’abbattimento di 16 cipressi della california sulla collina dei Giardini Estensi.

"Invitiamo pubblicamente l’Amministrazione Comunale a sospendere l’annunciato abbattimento dei cipressi dei Giardini Estensi – afferma – e di portare la questione in commissione ambiente. Non condividiamo l’iniziativa di abbattere quei cipressi, crediamo non sia una priorità per i nostri cittadini e riteniamo inopportuno spendere fondi pubblici (oltre 2.000 euro) per tagliare delle piante che non danno fastidio proprio a nessuno. La bellezza dei Giardini Estensi, anche con i cipressi, è davanti agli occhi di tutti. La questione ci riporta con la mente ad un altro taglio annunciato e per fortuna sospeso: quello dell’abete di Piazza Monte Grappa. Siamo convinti che anche questa volta riusciremo ad evitare di abbattere inutilmente delle piante".
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I motivi del taglio
Gli appelli contro il taglio annunciato aumentano.
Un gruppo di cittadini sta organizzando un presidio lunedì mattina attorno alla fontana dei giardini. L’appello lo ha lanciato Valerio Crugnola, un esponente del Pd molto noto in città, ex professore del liceo Cairoli. Ecco il succo del suo appello su fabeook: «E allora, perché non organizzare lunedì mattina un presidio (pacifico, ironico e beffardo) di un centinaio di volonterosi e di volonterose, in difesa dei cipressi, attorno alla fontana – la nostra schon brunn -, dall’orario di apertura fino alla chiusura, per impedire il crimine, e intanto chiedere le dimissioni dell’assessore anche per le sue dichiarazioni e il resto?».
Contro il taglio si è schierato anche Daniele Zanzi, naturalista ed ex presidente della commissione paesaggio nonchè animatore tra gli altri del comitato Varese 2.0 contro la costruzione del parcheggio della Prima Cappella al sacro Monte. Tra le motivazioni del taglio quella di un recupero, diciamo così, storico del giardino originario con una risistemazione "filologica" a cui ha dato il suo benestare anche la Soprintendenza di Milano. Già nel 2013 si era molto polemizzato su questa scelta. La militante ambientalista Maud Giaccari accusò l’assessore e la giunta di "razzismo verde".
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