Parcheggio Sacro Monte, l’ultimatum della ditta costruttrice
L'azienda che si è aggiudicata il bando ha scritto all'amministrazione paventando una penale importante se i lavori non inizieranno. I dubbi della politica

Il cantiere (mai partito) al Sacro Monte per un silos da 91 posti auto, sta mettendo l’amministrazione comunale di fronte a un bivio: andare avanti o fermarsi? A favore della prima ipotesi c’è una considerazione politica importante.
I 300 POSTI DEL FUTURO
La giunta ha un suo disegno sull’accessibilità al Sacro Monte, che prevede non solo la costruzione di quei 91 posti alla Prima Cappella, ma la creazione nel tempo di almeno 300 posti auto, insieme alla Regione Lombardia. Tornare indietro sarebbe un’ammissione di debolezza nei confronti di chi lo contesta, anche a fronte del fatto che per quel parcheggio il comune ha ottenuto le autorizzazioni da tutti gli enti preposti, Sovrintendenza e curia compresi. Dalla parte opposta pesa invece la paura che il cantiere stesso possa creare dei problemi durante la prossima campagna elettorale, nonché possa essere utilizzato come bersaglio dai “competitor” del centrodestra, un simbolo ben visibile, facilmente identificabile, dunque una semplificazione offerta alle opposizioni, come arma contro l’amministrazione uscente.
Il DIBATTITO
Qualche sera fa, queste considerazioni sono state espresse durante una riunione del gruppo di maggioranza “Liberi per Varese”, formato dai consiglieri e assessori di Forza Italia e Udc. Nessuna decisione, ma il tarlo esiste.
In più, vanno segnalati due problemi. Il primo è quello ben noto dell’inchiesta penale, che tuttavia non ha portato al sequestro dell’opera, ma solo a un temporaneo stop voluto dalla stessa amministrazione.
LA DITTA VUOLE LA PENALE
Il secondo problema è che lo stop potrebbe avere un prezzo da pagare. La Finteco srl, ditta milanese che ha vinto l’appalto (stimato oggi in 2,9 milioni di euro), ha inviato una seconda lettera, dopo quella di dicembre, all’amministrazione comunale in cui lancia una sorta di ultimatum: la ditta, come prescrive la normativa, ricorda che in caso di mancato inizio dei lavori ci sarebbe da pagare una penale. Che in questo caso potrebbe aggirarsi intorno al 10%. La cifra per le casse di Palazzo Estense potrebbe arrivare sui 200mila euro. Dunque la vicenda del parcheggio è a un bivio importante e presto il sindaco Fontana e l’assessore e vicesindaco Morello dovranno decidere che cosa fare.
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