“Piazza Motta e via Carrobbio, facciamole pedonali”
La proposta lanciata da Piero Galparoli di Forza Italia: Civati (Pd) e Giampaolo (Ncd) sono d'accordo. Occhio a quei tre, sono gli stessi che hanno inventato la ztl di piazza Giovine Italia.
L’annuncio arriva via facebook, perchè oggi è quello il mezzo migliore per lanciare una campagna politica. Il consigliere comunale di Forza Italia Piero Galparoli ha pubblicamente proposto di realizzare una nuova zona per i pedoni in centro a Varese. “Dopo la pedonalizzazione della piazza credo sia giunto il momento di chiudere al traffico anche piazza Motta e via Carrobbio”. Galparoli “tagga” nella sua comunicazione anche due consiglieri comunali, Andrea Civati del Pd e Matteo Giampaolo dell’Ncd, presidente della commissione territorio.
I tre del piede d’oro
Si tratta di una chiamata interessante. Furono proprio questi tre consiglieri, pur da scranni diversi (due in maggioranza, uno in minoranza) che, a vario titolo, nel 2012 proposero ed emendarono, a sorpresa, la chiusura di piazza Giovine Italia, via Donizetti, via Rossini. Oggi la nuova zona pedonale, che sta allargando la movida di corso Matteotti e della piccola brera, è quasi realtà: in via Donizetti sono già nati due nuovi locali per l’aperitivo molto belli, a giugno sarà pronta la nuova pavimentazione. In piazza Giovine Italia, negli ultimi cinque anni, il panorama è completamente cambiato: hanno fatto le valigie i vecchi negozi, e la zona è diventata un’attrazione per l’aperitivo e la cena fuori casa. Galparoli, Giampaolo e Civati sono di tre partiti diversi, ma condividono l’idea di una città più viva e a misura di pedone. E sono stati spesso propostivi, anche al di là delle rispettive casacche di partito, andando anche oltre le stesse intenzioni della giunta.
La giunta frenava
Sulla ztl di piazza Giovine Italia era stata infatti la giunta a frenare, per non irritare i commercianti e per cercare parcheggi alternativi ai residenti. A conti fatti, avanzare con una certa prudenza è stata una mossa vincente. Perchè oggi nessuno mette più in discussione la ztl di via Donizetti e anche le proteste di alcuni commercianti, a molti, sembrano giuste ma subornate al fatto che la zona sta diventando più bella e vivibile.
Piazza Motta chiusa
Ma chiudere via Carrobbio e piazza Motta è un altro paio di maniche. I primi commenti informali arrivati a Piero Galparoli (che, per intenderci, si sta dando parecchio da fare perché vuole costituire una lista civica alle prossime amministrative) sono soprattutto in un senso: va bene, ma bisogna trovare dei parcheggi alternativi. Non solo. Bisogna pensare una viabilità alternativa, dare assicurazione ai commercianti che i clienti potranno parcheggiare in zona, rassicurare i residenti sull’accessibilità alle loro case. C’è però un punto a favore, la sicurezza: in via Carrobbio esiste il problema di un tunnel che collega piazza Ragazzi del 99 che la notte è mal frequentato. Allargare l’area pedonale permetterebbe forse di rivitalizzare quel punto. Di sicuro nascerebbero altri locali serali. Però, a pensarci bene, Galparoli, oggi, sta lanciando una proposta che venti anni fa sarebbe stata impensabile. Varese era città bottegaia e alle otto tutti a casa. Oggi, inveve, tutti dicono che Varese, la sera (almeno nel week end), è più viva di Como. Strano vero?
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Io sono d’accordo. A patto che oltre alla pedonalizzazione, si rendano un po’ + belle, come in piazza Giovine Italia.
E allargherei anche alla piazzetta di fronte al cinema Impero