Lucia Uva diffamò i carabinieri? Le Iene in aula

Saranno ascoltati come testimone il giornalista Casciari e il direttore di Italia Uno.

lucia uva apertura

Saranno ascoltati come testimoni, a novembre, il giornalista Giorgio Casciari, stella televisiva del programma tv le Iene, e il direttore Italia Uno Luca Tiraboschi. I due sono stati infatti indicati dal tribunale come testimoni nel caso della presunta diffamazione che Lucia Uva, la sorella di Giuseppe Uva, avrebbe compiuto nei confronti dei due carabinieri e sei poliziotti, che, la notte del 14 giugno 2008, intervenirono in caserma per bloccare Uva, dopo che una pattuglia lo aveva portato in via Saffi, insieme all’amico Albero Biggiogero, a seguito di alcuni vandalismi a Biumo inferiore.

L’accusa, in questo processo a parti rovesciate (gli 8 appartenenti alle forze dell’ordine sono infatti imputati in corte d’assise nel processo per la morte di Uva), è rappresentata dai pm Agostino Abate e Sara Arduini, ovvero i primi magistrati che si occuparono della vicenda. Il punto fondamentale  è che il giudice, Cristina Marzagalli, ha praticamente rifiutato quasi tutti i nomi che accusa e difesa avevano inserito nella lista testi. Insomma, non ci sarà una sorta di processo Uva bis. Casciari e  Tiraboschi sono già stati prosciolti in fase preliminare (Lucia Uva ha invece chiesto il rito immediato e ha scelto di farsi processare), con una decisione del gup Anna Giorgetti che ha escluso la diffamazione da parte de Le Iene.

Fatto diverso è però la dichiarazione riferita in quella occasione da Lucia Uva, la quale sostenne apertamente, dopo aver visto una perizia, che il fratello era stato violentato. La donna tuttavia ha anche scritto una serie di frasi su Facebook che i carabinieri e i poliziotti hanno ritenuto diffamatorie. A novembre, in aula bunker, verranno proiettate le puntate incriminate dello show di mediaset.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 04 Maggio 2015
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