Monoblocco e “day center”: l’ospedale si fa in due

Da una parte tutta la degenza, nell'altra le attività per gli esterni. Si conclude il progetto avviato nel 2007 con l'apertura del monoblocco. Anche il CUP lascerà viale Borri

monoblocchino

A distanza di 7 anni dalla presentazione del progetto, sta per definirsi ( non senza variazioni) la nuova organizzazione dell’ospedale di Varese con l’attività di ricovero da una parte e gli ambulatori per gli esterni dall’altra.

Sono giorni di grandi manovre, infatti, al Circolo dove, entro novembre, si completerà l’apertura del “monoblocchino”. Nel plesso sorto sulle macerie del vecchio pronto soccorso, proprio alle spalle del padiglione centrale, questo fine settimana verranno trasferite le apparecchiature della dialisi che lascerà l’attuale sede nel padiglione Dansi. La nuova sede della dialisi, con 30 posti letto tecnici, è dotata di un moderno patrimonio tecnologico e impiantistico.

Anche il reparto di nefrologia si sposterà al terzo piano del monoblocco. Questi traslochi liberano così il Dansi che sarà successivamente abbattuto per fare spazio a una nuova costruzione.
Andrà al Dansi ( in attesa che partano i lavori)  la dialisi attualmente ospitata in via Rossi (CAL): in questo modo si liberano i locali del vecchio ospedale psichiatrico di Bizzozero che diventerà tutto sede universitaria, appena l’Asl potrà spostarsi nel centro cittadino nella futura piazza Repubblica.

Il day center diventerà quindi, entro fine anno, il cuore delle attività ambulatoriali dell’ospedale: qui arriveranno anche l’endocrinologia, la reumatologia, la diabetologia , la neurologia e la dermatologia. Qui sarà anche trasferito il CUP che abbandonerà l’attuale sede nella portineria di viale Borri.

Nello spazio laboratori troverà posto anche quello di genetica guidato dal dottor Rosario Casalone che andrà a completare il concentramento delle attività di laboratorio avviato a inizio anno.

« È stato un lavoro molto impegnativo che ha coinvolto tutto il personale – spiega il direttore generale dell’azienda ospedaliera Callisto Bravi – un gioco a incastro per migliorare i servizi. Negli spazi lasciati dagli ambulatori di neurologia inizieremo subito le attività edilizie per poter attivare i 30 posti letto per subacuti che attiveremo a dicembre».

Nell’ex padiglione maternità, invece, verrà radunata tutta la riabilitazione attualmente divisa tra padiglione centrale e via Rossi. Una volta ultimato il futuro Dansi ( il cui progetto edilizio è al vaglio del Ministero e per il quale ci sono 7 milioni di euro di investimento) la riabilitazione si sposterà nei nuovi spazi mentre l’ex maternità potrà accogliere tutta la senologia, con percorsi distinti tra donne già operate e donne alle prime visite.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Ottobre 2015
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