“Per far pagare le multe agli stranieri, serve un accordo internazionale”

Dopo le polemiche sulla non perseguibilità per le infrazioni degli automobilisti svizzeri, il docente della Liuc Alberto Malatesta spiega quali siano i limiti del sistema di riscossioni e le soluzioni

multa

Ma gli svizzeri (o più in generale gli stranieri) pagano le multe che prendono in Italia? La domanda è tornata alla ribalta dopo che, diversi giornali oltre confine, hanno iniziato a spiegare come, grazie al sistema di free flow, gli svizzeri potranno non pagare né il pedaggio né le multe della Pedemontana. Ma è davvero così?

«Il problema effettivamente c’è -spiega Alberto Malatesta, professore di Diritto Internazionale della Liuc– ma stanno arrivando grandi novità, almeno per quanto riguarda l’Unione Europea». Fino ad oggi, infatti, non c’è mai stata una «rete di autorità dei diversi stati legittimate o obbligate a scambiarsi informazioni sugli automobilisti» mentre grazie ad una direttiva europea del 2014 «questa rete si sta lentamente creando». In questo modo «si risolve il problema dell’identificazione» mentre la questione della riscossione delle sanzioni «viene facilitata dal fatto che queste circolano automaticamente nell’Unione».

Con la Svizzera, invece, «il problema rimane aperto» e nasce da quella che il professore bolla come «grande asimmetria, sia nel percepito che sul piano legale». Se infatti è inutile dire che il sentore di impunità, una volta superato il confine, è abbastanza diffuso dall’altro occorre sottolineare come «gli svizzeri trattino le infrazioni automobilistiche sul piano penale e non solo su quello amministrativo come in Italia». Quindi se già «conoscere di chi è la macchina non è semplice» dall’altro «obbligare al pagamento lo è ancora di più».

Come risolvere, dunque? «L’unica vera possibilità -spiega Malatesta- è quella di un accordo internazionale con gli svizzeri simile a quello dell’Unione Europea». Un accordo che «potrebbe anche essere promosso dalla Regione Lombardia» e che potrebbe entrare nella scia di molte intese sottoscritte in questo periodo. In ogni caso «stiamo parlando di un problema che è molto più grande di Pedemontana».

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 17 Ottobre 2015
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  1. Avatar
    Scritto da lenny54

    Gli svizzeri in 10 giorni spediscono all’indirizzo di un automobilista italiano la multa, (esperienza personale)puoi anche non pagarla, ma se a un controllo al valico trovano una multa non pagata sono noie (forse ti requisiscono l’auto finche’ non paghi la multa) Basterebbe che anche noi in Italia facessimo cosi’ (verificare ev. multe non pagate) e anche loro si adeguerebbero. Perche’ aspettare accordi internazionali.!! campa cavallo…

  2. luigi_ettore
    Scritto da luigi_ettore

    Caro professore,
    Quello che lei dice corrisponde solo parzialmente a verità. Gli Svizzeri non si fanno troppi problemi ad inviare multe all’estero, in Germania o in Italia.
    Io ho ricevuto due multe per lieve eccesso di velocità in cantoni oltralpe, che ho prontamente pagato. Significa che le rispettive polizie cantonali non hanno avuto difficoltà a risalire al mio nominativo.

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