L’inverno è in ritardo, ma a 2000 metri fa -13
In pianura minime nella notte oltre i 5 gradi sotto zero. Giornate fotocopia: sole di giorno, ghiaccio la sera. Contenti gli amanti della Valganna, che si trasforma in “Piccola Siberia”
C’è un numero che spicca fra altri nelle previsioni del Centro Geofisico Prealpino: i -13 gradi che si registrano a 2000 metri d’altezza.
Un dato piuttosto normale, per via della stagione e naturalmente dell’altitudine, ma che aggiunge freddo al freddo già puntuto che specie al mattino si fa sentire.
Tutti si lamentano del freddo, ma freddo sarà.
In questi giorni la colonnina di mercurio si è già spinta a -5 e a questo livello scenderà anche nel resto della settimana, regalando giornate splendide ma gelide notti.
LE PREVISIONI – Pallido sole tra passaggi nuvolosi a tratti estesi con molto freddo, gelo notturno e clima asciutto, oltre a qualche fiocco di neve solo sulle Alpi: tutto questo sarà la giornata di martedì con temperature massime che si spingeranno fino a 4 gradi sopra, mentre le minime a livelli già citati.
Mercoledì, giovedì, venerdì: tutte giornate uguali, con la sola attenzione che dovranno prestare gli automobilisti per via della nebbia al mattino presto.
GHIACCIO – Inutile dirlo: di notte anche le strade andranno sotto zero, quindi attenzione a chi si muove in auto. Ma non tutto il male viene per nuocere, almeno per due motivi.
Primo: ci sono temerari che sul laghetto di Ganna, nell’omonima valle, si fanno il giro sui pattini: l’ambiente è meraviglioso, invoglia; qui le regole sono prudenza e compagnia.
Macchina fotografica (vedi smartphone) a portata di mano, invece, per chi non riesce a resistere al desiderio di scattare foto nella cascata di ghiaccio che dà il benvenuto alla “Piccola Siberia”: siamo tecnicamente ancora a Induno Olona, poco dopo passate le gallerie in direzione Valganna che ecco aprirsi lo spettacolo della colonna ghiacciata: con qualche raggio di sole che sbuca da sopra la montagna si assiste ad uno spettacolo assicurato.
INSALATA ON THE ROCKS – La Coldiretti fa sapere che il ghiaccio disturba le colture. Se unito alla penuria di precipitazioni e al gran secco che ne consegue, questo fenomeno può portare a conseguenze anche gravi per le piante da frutto: colpa di un altro fenomeno collegato però al caldo anomalo di poche settimane fa.
«Con i mesi di novembre e dicembre più caldi della norma – spiegano dall’associazione di categoria – le piante non si sono fermate, ritardando il loro solito riposo vegetativo. E adesso bisognerà stare attenti alle gelate che in seguito potrebbero compromettere il raccolto».
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