
Cartosio: “Con Finmeccanica ci aspetta un 2016 impegnativo”
Il commento di Nino Cartosio (Fiom Cgil) sull'ipotesi di accordo integrativo raggiunto dai sindacati metalmeccanici e la One Company

L’ipotesi di accordo raggiunta il 2 febbraio scorso dai sindacati dei metalmeccanici Fiom, Fim e Uilm con Finmeccanica non è un caso classico di contrattazione integrativa aziendale. La trattativa iniziata il 15 settembre 2015 si inserisce in un contesto molto più complicato che comprende una ristrutturazione e una riorganizzazione aziendale funzionali al risanamento della società. (foto, da destra: Nino Cartosio della fiom Cgil e Francesco Nicolia della Uilm di fronte ai cancelli dell’Agusta Westland di Vergiate)

Quello raggiunto dai sindacati metalmeccanici e le rsu aziendali con la One Company è un accordo difensivo anticipato da una serie di scioperi e mobilitazioni nei siti aziendali di Alenia Aermacchi a Venegono Superiore e di AgustaWestland di Vergiate e Samarate.
«Finmeccanica – dice Nino Cartosio della Fiom Cgil di Varese – ha interpretato questo negoziato come uno degli strumenti per ridurre i costi complessivi cercando di uniformare al ribasso ciascuno dei punti del negoziato. Il loro leit motiv era ridurre al ribasso i costi, con il rischio concreto di far saltare tutta la trattativa. L’intesa raggiunta blocca dunque l’ipotesi di Finmeccanica che minacciava di disdire gli accordi se non avessimo firmato entro il 23 dicembre. Il territorio di Varese ha avuto un ruolo importante in questa fase e l’accordo, che è sostanzialmente di tenuta e mantenimento, premia le lotte dei lavoratori negli stabilimenti per impedire lo sfondamento al ribasso».
Tra i punti più controversi in discussione c’era la contrattazione sull’orario di lavoro e sul premio di risultato, riportata nella titolarità della rsu nei siti produttivi. Ci sono però altri argomenti come l’indennità di turno la cui discussione è stata rimandata al 2016. «Con questa intesa per i temi non trattati – conclude Cartosio – si fanno rimandi forti alla contrattazione che è stata spostata in avanti. Abbiamo ottenuto il massimo che si poteva ottenere grazie al grande lavoro dei nostri delegati in fabbrica Giorgio La Rosa, Moreno Mambrin e Raffaele Elia che hanno partecipato a tutti gli incontri. Il loro lavoro non è terminato perché il 2016 si prevede altrettanto impegnativo perché si aprirà tutto il filone della riorganizzazione aziendale».
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