I rischi del cambiamento globale
Lunedì 8 Febbraio a Villa Truffini importante serata del Gruppo Astronomico Tradatese sull’onda delle conclusioni del recente congresso mondiale sul clima di Parigi
Dopo il famoso ‘Protocollo di Kyoto’ del 1997 (3° convegno mondiale sul clima), e dopo tutta una serie di congressi inutili od interlocutori, dal 30 Novembre all’ 11 Dicembre 2015 si è tenuto a Parigi il 21° convegno mondiale sul clima (denominato COP21) durante il quale è stato deciso che l’attuale tendenza della Terra ad un continuo riscaldamento (0,8°C negli ultimi 50 anni!) deve essere assolutamente mantenuto sotto una soglia massima di 1,5°C, pena una perdita di controllo irreversibile dei delicati fenomeni climatici.
Un tema di straordinario interesse sia pratico che scientifico che il GAT, Gruppo Astronomico Tradatese, ha immediatamente voluto sviluppare in una apposita serata pubblica, programmata a Tradate per Lunedì 8 Febbraio 2016, h21 (Villa TRUFFINI) sul tema: LA TERRA SI SCALDA MA NON E’ COLPA DEL SOLE. Relatore il dott. Giuseppe Bonacina, noto esperto di relazioni Sole-Terra e da moltissimi anni prezioso collaboratore del GAT. Secondo l’IPCC (Intergovernmental Panel Climatic Change) questo aumento è dovuto soprattutto all’immissione nell’atmosfera terrestre di biossido di carbonio (CO2) di origine antropica, prodotto dall’impiego di crescenti quantità di combustibili fossili (carbone e petrolio in primis) dalla rivoluzione industriale in poi. Infatti, la CO2 è un “gas serra” in grado di trattenere nell’atmosfera la componente termica della radiazione solare riflessa dalla superficie terrestre.
Per limitare ad 1,5°C max il riscaldamento globale, il COP21 ha stabilito che l’attuale già alto tenore di CO2 (402 ppm, parti per milione in Gennaio 2016) non debba superare le 500 ppm: da qui l’impegno del 192 partecipanti al congresso di Parigi a ridurre nei prossimi 20 anni del 30% le loro emissioni.
L’influsso negativo dell’aumento della CO2 sul riscaldamento del nostro pianeta è condiviso dalla stragrande maggioranza degli scienziati. Un esempio è l’attuale intensità di El Niño, un evento di riscaldamento dell’ Oceano Pacifico che mai aveva raggiunto il valore record di 3,5 °C, con conseguenti piogge torrenziali sul deserto cileno e drammatica siccità sull’Europa.
Ma nelle alterne vicende del clima della Terra non vanno trascurate le variazioni di lungo periodo dell’attività solare, come è testimoniato nell’ultimo migliaio di anni da almeno due prolungati periodi di bassa attività (“minimo di Dalton” e “minimo di Maunder”) e due di elevata attività solare (“massimo medievale” e “massimo moderno”), coincidenti, rispettivamente, con periodi di clima più freddo e più caldo rispetto alla media. Al riguardo vi sono oggi consistenti ipotesi di causa-effetto (tipo una piccola ma prolungata variazione dell’irraggiamento solare e la modulazione del flusso dei raggi cosmici) che giustificano queste coincidenze temporali. Da qui il dott. Bonacina presenterà Lunedì sera un’idea assolutamente nuova ed anticonvenzionale che si può così sintetizzare: poiché sembra che il Sole si stia attualmente avviando verso una nuova lunga fase di profondo minimo, la Terra potrebbe andare incontro nei prossimi decenni a un raffreddamento “naturale”, quindi potrebbe non essere necessario alcun artificiale provvedimento di mitigazione del riscaldamento globale.
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