Varese Design Week: il design arreda il centro città
Tra luoghi suggestivi ed eventi di approfondimento, è iniziata la prima edizione della Varese Design Week. Diventerà bella come il FuoriSalone?
Si è aperta oggi, con un incontro di inaugurazione al Santuccio, la prima Varese Design Week.
Introdotta da Nicoletta Romano, direttore di Living e motore di questa prima edizione, e da Giorgio Caporaso, architetto che da anni è protagonista varesino al FuoriSalone milanese, ha visto tra gli interventi testimonial istituzionali (l’assessore al marketing Sergio Ghiringhelli), il presidente onorario Marcello Morandini e importanti testimonial come il Commendator Rossi, della storica azienda Rossi di Albizzate.
Una settimana che non vuole copiare il FuoriSalone di Milano, ma a lui si ispira, per creare nuove occasioni di fruizione di una forma d’arte che colpisce molte più persone di quanto si immagini: «Il design è una disciplina per addetti al settore, che però coinvolge la vita quotidiana di tutti», come ha precisato l’architetto Caporaso. Del resto se fosse una copia non sarebbe nemmeno grave: «Non è vero che copiare non sia importante, o sia sgradevole. Copiare è anche imparare – ha sottolineato Marcello Morandini – A Langenthal in Svizzera, da alcuni anni si sta realizzando un “designers saturday” di altissimo valore, e diversa dagli altri. Prendere altri spunti da li è importante per i prossimi anni».
«Questa manifestazione è piu importante di quello che sembri a prima vista – ha continuato Morandini – Ed è importante che sia la prima di una serie: il suo valore aumenterà ancora quando diventerà un appuntamento fisso».
Nata in sordina, concretizzata con la cocciutaggine di chi sa che si tratta di una buona idea, resa possibile da un pool di Sponsor «Senza il cui coraggio non sarebbe stato possibile nulla» ha precisato Nicoletta Romano, ha incassato, nel suo primo giorno di vita, anche le prime scuse: «Non credevo molto a manifestazioni che mi sembrava scimmiottassero Milano – ha sottolineato l’assessore Sergio Ghiringhelli – Quando si è presentata questa donna (la Romano, ndr) e il suo progetto, mi sono detto “questa potrebbe essere una buona idea”. Mi sbagliavo: era una grande idea, e di questo la ringrazio».
Ora questo Fuori Salone tutto varesino è in mano alla città: la cosa migliore è armarsi di mappa (si trova on line ma anche in diversi punti, info point cittadino compreso) e fare quattro passi a piedi. I 18 punti di interesse, tutti da vedere durante la settimana come se si fosse in via Tortona, sono tutti in un raggio di 200 metri al massimo.
Mentre gli incontri si susseguono fin dalla prima giornata (martedì 26 ne sono previsti due, uno alle 18 e uno alle 20.30) e hanno un tema davvero originale: il rapporto tra il design e le neuroscienze: qui tutto il programma.
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