Ore decisive per il futuro della clinica La Quiete

Il gruppo che gestisce l'attività sanitaria deve perfezionare la sua offerta di acquisto della proprietà. L'avvocato assicura: "Stiamo lavorando per arrivare alla soluzione migliore"

quiete apertura

Sono giorni d’attesa per i dipendenti della clinica varesina La Quiete. Domattina, venerdì 13 maggio, dovrebbe sciogliersi il nodo della proprietà: il tribunale ha chiesto agli attuali responsabili dell’attività sanitaria, il gruppo Sant’Alessandro ( che amministra con le due società ad essa collegate, la Quiete diagnostica srl e la Quiete servizi srl) , di completare l’acquisto presentando le credenziali a sostegno dell’offerta avanzata nel corso dell’asta giudiziaria: « Stiamo lavorando con impegno per arrivare alla soluzione ottimale che garantisca i posti di lavoro ma anche l’eccellenza per questo territorio» si limita a dire l’avvocato del gruppo Christian Sorrenti.

Da tempo, le acque sono agitate all’interno della storica clinica che fornisce sia ricoveri che prestazioni ambulatoriali. I dipendenti lamentano ritardi nei pagamenti e scarse certezze sul domani. Il pericolo maggiore è che, in mancanza di credenziali, il gruppo non possa più svolgere le attività sanitarie.

Questa mattina, tra i lavoratori si è presentato il segretario cittadino della Lega Nord Pinti che ha promesso sostegno. Il consigliere regionale Monti ha  dichiarato «Per quanto mi riguardami impegno da subito a seguire la vicenda passo dopo passo, in Consiglio regionale e nella commissione competente, confrontandomi anche con il Governatore Maroni, per possibili sviluppi futuri di una struttura che ha tutte le carte in regola per essere uno dei pilastri, in Provincia di Varese, della rete assistenziale disegnata dalla nuova riforma della Sanità».

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Pubblicato il 12 Maggio 2016
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