Caliaro è arrivato a metà dell’obiettivo
A fine giugno Martino ha scalato per 150 volte il Passo del Cuvignone: nel mirino le 300 salite in un anno
Lo scorso anno furono 250, traguardo raggiunto subito dopo Natale. Quest’anno Martino Caliaro vuole fare ancora meglio e ha alzato la propria asticella personale: scalare cioè il passo del Cuvignone per ben 300 volte nell’arco del 2016.
Una meta che è alla portata del ciclista varesotto, che anni fa sfiorò il professionismo partecipando a qualche gara minore e che da allora continua a coltivare una grande passione per questo sport e per il suo idolo a pedali, Marco Pantani.
Domenica scorsa, 26 giugno, Caliaro ha affrontato e scollinato per la 150a volta il Cuvignone, la strada cara al grandissimo Alfredo Binda (il campione di Cittiglio nacque e visse in una casa posizionata nei primissimi metri della salita). Martino è quindi a metà dell’opera poco prima della metà dell’anno; anzi, ha già superato questo “traguardo volante” visto che a inizio settimana ha già ripetuto la scalata altre volte.
Media quindi perfettamente rispettata per il tifoso di Pantani che ha proprio l’effige del grande scalatore romagnolo sulla sua maglia (con la scritta “I Pirati del Cuvignone”) utilizzata per affrontare questa impresa. Una sfida che spesso è accompagnata da altri pedalatori amatoriali che affiancano Caliaro durante le ascese al Passo. Ma nessuno ha la sua costanza e la sua testardaggine per un obiettivo tanto faticoso quanto appagante.
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