Nuovi scrittori crescono sotto il cappello di Piero Chiara

L’edizione 2016 del Premio Chiara è iniziata nel migliore dei modi. Dopo la presentazione della terna finalista, Bambi Lazzati e Romano Oldrini, rispettivamente direttore e presidente del Premio, hanno dato spazio agli altri due concorsi che caratterizzano la manifestazione letteraria: il Chiara Giovani e il Chiara Inediti, due importanti vetrine per i talenti letterari italiani e ticinesi che vogliono misurarsi sul racconto.

Il concorso riservato ai giovani, presentato da Giuseppe Battarino, presidente di giuria, ha riscosso un notevole successo, nonostante il tema a cui ispirare il racconto, ovvero “la paura”,  non era dei più semplici da affrontare. Eppure al vaglio della giuria tecnica sono arrivati ben 139 manoscritti, tra cui ne sono stati selezionati 26 che saranno pubblicati a cura dell’associazione Amici di Piero Chiara e sottoposti alla giuria popolare composta da 150 lettori che dovrà decretare la classifica finale e gli otto vincitori.

Ottima edizione anche per il Premio Chiara Inediti assegnato ad Angelo Dettori  con “E sotto di loro il mondo fuggiva via”, che si aggiudica la pubblicazione a cura dell’editore Pietro Macchione che ha espresso anche la volontà, vista la qualità dei racconti pervenuti al premio, di pubblicare un’antologia con una selezione dei migliori scritti partecipanti.

La giuria tecnica, presieduta dallo scrittore Andrea Fazioli e composta da Federico Roncoroni, Michele Mancino, Carlo Zanzi e Diego Pisati, ha scelto la raccolta dello scrittore parmigiano tra 40 manoscritti molti dei quali, come si diceva prima, di buona fattura. «Angelo Dettori – ha detto Fazioli – ha una ottima capacità di immedesimazione e  racconta storie con personaggi messi alle strette, che lottano contro le circostanze e, allo stesso tempo, cercano di capire se stessi e il mondo che li circonda».