La Quiete sotto sfratto con i lavoratori in stato di agitazione

Sempre più delicata la situazione della storica casa di cura. Lavoratori di nuovo in presidio per il mancato pagamento degli stipendi mentre il 29 luglio la proprietà andrà di nuovo all'asta

presidio sindacale alla Quiete

Sono di nuovo in agitazione i lavoratori della clinica La Quiete di Varese. Questa mattina, venerdì 8 luglio, fino alle 11 attueranno un presidio ai cancelli della storica casa di cura per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi: « Le retribuzioni prima arrivavano a singhiozzo e ora sono sempre più radi – si legge nel comunicato a firma CGIL Funzione Pubblica – Il gestore dell’attività, non si premura in alcun modo di avvisare i dipendenti riguardo ai reiterati ritardi o alle motivazioni dei ritardati pagamenti, mostrando anzi un disinteresse sempre più marcato nei confronti dell’azienda e di chi vi presta servizio».

presidio sindacale alla Quiete

Al momento attuale i dipendenti non percepiscono lo stipendio da tre mesi e non hanno ottenuto dal gruppo frosinate Sant’Alessandro nessuna risposta, se non un silenzio oramai prolungato: « Nel corso di quest’ultimo anno i dipendenti – prosegue la nota –  dimostrando un profondo senso di appartenenza ed indubbia professionalità, senza mai in alcun modo andare a colpire la produttività aziendale, hanno cercato di contattare il gruppo Sant’Alessandro, in principio tramite tentativi telefonici (vista l’assenza del gruppo e dei suoi rappresentanti sul territorio), poi attraverso le organizzazioni sindacali con richieste di convocazioni. Vista la crescente difficoltà a contattare i referenti delle società, vista la loro completa assenza in azienda e considerato che il Gruppo Sant’Alessandro non ha mai rispettato quanto concordato negli incontri sindacali, i lavoratori si sono rivolti al Prefetto di Varese due volte in tre mesi. Il gruppo Sant’Alessandro si è presentato solo la prima volta rispettando solo parzialmente gli impegni assunti davanti al Prefetto; la secondo volta non si sono neanche presentati! Da quel momento nessuno del gruppo si è più presentato a Varese.  A questa situazione di precarietà già gravissima, a questo crescente e preoccupante silenzio, a questo peso che grava sui lavoratori e sulle loro famiglie sempre più colpite da questa situazione, si deve necessariamente aggiungere che il Gruppo Sant’Alessandro è, da diverso tempo, oggetto di uno sfratto esecutivo da parte del curatore fallimentare, che il prossimo accesso avverrà presso la clinica Venerdì 8 Luglio e che l’intera proprietà immobiliare andrà all’asta il 25 luglio. Tutti questi elementi hanno progressivamente accresciuto i timori dei dipendenti, i quali però, profondamente legati alla loro Azienda, sono disposti a rivendicare in tutte le sedi opportune i propri diritti e a difendere la sopravvivenza de La Quiete, di fatto parte della Storia della Nostra Città».

Della questione si è interessato anche il neo Sindaco Davide Galimberti che lo scorso 1 luglio ha ricevuto una delegazione di lavoratori della Clinica con la FP Cgil Varese. Il sindaco ha preso a cuore la vicenda e auspica che si possa trovare al più presto una soluzione per i dipendenti e per le loro famiglie.

All’incontro era presente anche il segretario della Lega Nord Marco Pinti a fianco dei lavoratori, porterà il caso Quiete in Consiglio Comunale e Regionale.

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Pubblicato il 08 Luglio 2016
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