Che fine hanno fatto i porcini?
Vento secco, cielo terso non sono le condizioni ideali per la nascita del "re" dei funghi. Bisognerà attendere ancora un po' e accontentarsi, si fa per dire, di finferli e russole
Pochi funghi porcini, perché? I “fungiatt” la risposta ce l’hanno: colpa del meteo. A quanto pare il problema non si pone per finferli e galletti, ma per i porcini sì.
I siti che si occupano di seguire e mappare la nascita dei funghi, spiegano che la situazione non migliorerà ancora per diversi giorni: “I continui sbalzi climatici tra caldo estremo e fresco improvviso non fanno bene ai funghi, ed a quanto pare, nella fattispecie, soprattutto ai funghi Porcini che risultano i grandi assenti di questa stagione estiva”, dice Trivero on line che riporta anche una bella mappa aggiornata con la situazione dei funghi in Lombardia e Piemonte.
Insomma, a quanto pare bisognerà accontentarsi di quel che si trova e portare un po’ di pazienza, almeno dalle nostre parti.
Se siete appassionati cercatori di funghi vi ricordiamo che esistono regole piuttosto rigide che vanno rispettate: la raccolta è limitata alle sole parti fuori terra ed è consentita dall’alba al tramonto; il massimo quantitativo consentito è di 3 kg a persona ed è vietato usare rastrelli, uncini o altri attrezzi.
Se poi non siete certi di quel che avete preso esistono vari sportelli micologici dove portare i vostri esemplari e avere il parere di un esperto che vi dirà se sono commestibili. Qui trovate info e orari.
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