Molina, il Pd in pressing su Galimberti

I vertici regionali: “Devi prendere una posizione”. Il gruppo consiliare del Pirellone chiederà l'audizione di Campiotti in consiglio regionale

Galimberti Centrosinistra Varese

Il Partito Democratico non resterà in silenzio sulla vicenda del Molina, la casa di riposo che ha concesso un prestito a una tv privata e il cui presidente Christian Campiotti ha rifiutato l’audizione richiesta dal consiglio comunale per spiegare che cosa sia accaduto.

Il sindaco Davide Galimberti, che ha il potere di nomina sugli amministratori della Fondazione Molina, non è mai intervenuto sulla vicenda, ma i vertici regionali del Partito Democratico, ieri, gli hanno chiesto di prendere una posizione, e gli hanno lasciato tempo fino lunedì prossimo per  prendere in mano la situazione. In settimana, da quanto si apprende, sarà direttamente il gruppo consiliare del partito, a Milano, a intervenire sollevando la questione nelle sedi istituzionali.

Come? La Fondazione Molina è una ex Ipab, un ente oggi di diritto privato, ma è nominato dal sindaco e sottoposto al controllo della sanità pubblica regionale, da cui percepisce erogazioni. Dunque, la Regione è l’ente di controllo, una funzione esercitata anche grazie alle Ats sul territorio. Il gruppo consiliare del Pd in Regione sta preparando una richiesta di audizione, che dovrebbe essere recapitata nelle prossime ore alla presidenza della commissione sanità della Regione, in cui, in sostanza, verrà chiesta la convocazione a Milano di Christian Campiotti, il presidente della Fondazione Molina.

Si tratterebbe di una prerogativa del consiglio poiché il controllo è appunto dovuto agli organi regionali, ma dal punto di vista politico rappresenterebbe anche una piccola forzatura rispetto al ruolo del sindaco Davide Galimberti, che si vedrebbe sorpassato dal Pd regionale sulla richiesta di trasparenza alla fondazione Molina. L’ente, va ricordato, dal 1885 è destinatario delle donazioni dei cittadini per accogliere gli anziani e i bisognosi. Ente privato sì, ma che vive con i soldi della gente e di generazioni di varesini.

L’intervento del Pd regionale (il segretario è il varesino Alessandro Alfieri) è stato determinato ieri dall’irruzione nella vicenda di un attacco politico a tutto tondo da parte del presidente del consiglio comunale Stefano Malerba, esponente della Lega Civica, compagno di partito di Christian Campiotti, il presidente della Fondazione Molina, e forse anche alleato protagonista di un accordo elettorale con il sindaco Galimberti (che però ha sempre smentito).

Malerba ha attaccato a testa bassa Varesenews perché il nostro giornale ha chiesto al sindaco Galimberti di esprimersi sulla vicenda, mettendo però imbarazzo lo stesso Pd. Malerba ha attaccato l’onorevole pd Marantelli e il consigliere comunale Mirabelli (che ha firmato la richiesta di convocazione in consiglio di Campiotti) e il Pd ha reagito con alcuni suo esponenti (il segretario regionale Alfieri, l’assessore Civati e il capogruppo di Varese Conte difendono Marantelli). Secondo Lega, Forza Italia, e parte della maggioranza Malerba è uscito dal suo ruolo di garante superpartes delle istituzioni che spetta al presidente del consiglio comunale (ha rivolto attacchi anche ai consiglieri della Lista Orrigoni). La vicenda sembra destinata ad allargarsi e a diventare sempre più politica.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 23 Settembre 2016
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