Monti: “La Regione verifichi la gestione amministrativa del Molina”

Sulla vicenda Molina interviene il Consigliere Regionale della Lega Nord Emanuele Monti che in questi giorni si è confrontato con i vertici della Sanità regionale per capire gli spazi di intervento della politica regionale «per ovviare all’incapacità del Sindaco Galimberti a prendere una posizione sul caso Molina» si legge nella nota diffusa dallo stesso Monti.

«Chiederò lunedì formalmente l’intervento dell’Agenzia tutela della salute (Ats) Insubria che ha nelle sue prerogative la possibilità di verificare gestionalmente e dal lato amministrativo la bontà dei bilanci della Fondazione Molina». Così il Consigliere Monti sulla situazione della Fondazione Molina, al centro della cronaca in questi giorni.

«L’afferenza del Presidente del Consiglio comunale Malerba alla stessa parte politica del Presidente del Molina Campiotti e il sostegno che la stessa parte politica ex UDC ha dato a Galimberti per vincere al secondo turno di Varese – prosegue Monti – bastano a spiegare come oggi ci si trovi davanti ad un Amministrazione che dopo 23 anni di Governo della legalità a guida Lega rischia di ritrovare vecchi legami del passato dove il vantaggio dei cittadini viene prevaricato da quelli di qualche potente».

Sul tema della legalità il Consigliere Monti, che in Regione Lombardia è membro della Commissione speciale Anti Mafia, pone l’accento: «La prossima settimana verificherò come Arac e Anac possano intervenire nella vicenda così da poter fare le opportune verifiche e proporrò al Presidente Maroni una legge per aumentare il controllo pubblico di Fondazioni private come il Molina che prendono importanti finanziamenti da Regione Lombardia e per questo devono poter essere controllate in modo ancora più forte e specifico di quanto avviene già oggi».

Ultimo commento va invece al Partito Democratico e specificatamente al Consigliere Alessandro Alfieri: «La proposta di Alfieri di audire la Fondazione Molina in Consiglio Regionale può solo portare ad un effetto bis dopo il diniego di Campiotti alla richiesta del Consiglio Comunale di Varese, mi sembra che la posizione del pd sia molto fumo e poco arrosto dove non si voglia in realtà prendere seriamente una posizione».