Il Ministero della Giustizia sconfitto in tribunale: “Comportamento antisindacale”

Una vicenda sindacale iniziata in tribunale e finita in tribunale: il Ministero della Giustizia è stato condannato per comportamento antisindacale, per un episodio che ruota intorno all’esposto presentato da due lavoratori del Tribunale.

«Con sentenza pronunciata in data 5 ottobre 2016 il giudice ha accolto il ricorso della Cgil Funzione Pubblica di Varese assistita dallo studio legale Bordone Giovannini Perone e Perucco, dichiarando la natura antisindacale dei comportamenti posti in essere dal Presidente del Tribunale di Varese nei confronti di due componenti della Rsu del Tribunale stesso»

La vicenda – ricorda la Cgil – era nata da un esposto alla Direzione Territoriale del Lavoro di Varese e al relativo Nucleo Carabinieri, in merito all’impiego presso alcune cancellerie del Tribunale di Varese – con funzioni di cancelliere – di personale dipendente da soggetti terzi. Non qui sta il comportamento sindacale, ma nella reazione da parte del Presidente del Tribunale: «La Fp esprime soddisfazione per la sentenza in quanto ha riconosciuto il comportamento antisindacale del Presidente che durante un’assemblea del personale sull’orario di lavoro è intervenuto e ha letto ai presenti l’esposto dei due compoenti della Rsu. Comportamento da noi denunciato perché intimidatorio e dissuasivio dell’esercizio delle prerogative sindacali e come tale qualificato dal giudice».