E adesso che succede al Molina e in Comune?

Dopo il commissariamento, scenari amministrativi e ripercussioni politiche

galimberti

La prima reazione spetterà al Presidente del cda Christian Campiotti. L’organo regionale di controllo (Ats) ha deciso di commissariare la casa di riposo di Varese, che, detto per inciso, è una delle “aziende” più importanti del capoluogo: 500 dipendenti, altrettanti degenti, un patrimonio stimato intorno ai 40 milioni di euro, 20 milioni di fatturato annuo (foto, il sindaco di Varese Galimberti).

La Regione tramite Ats  indicherà un commissario che prenderà il posto del cda uscente, ma non sono esclusi ricorsi o contese giudiziarie.

CONSIGLIO REGIONALE

Il consiglio regionale si muoverà attraverso una commissione conoscitiva che partirà nei prossimi gironi, richiesta dal consigliere leghista Emanuele Monti e che avrà anche la firma dei 5 stelle del Pd Alfieri e dei consiglieri Marsico di Forza Italia e Cattaneo di Ncd.

SINDACO DI VARESE

Il comune di Varese a questo punto potrebbe prendere una propria posizione. Finora il sindaco Galimberti ha sempre rilanciato la palla nel campo avverso ricordando che il cda non l’aveva nominato lui ma il centrodestra e denunciando la lentezza della indagine dell’Ats, argomento quest’ultimo utilizzato anche dall’entourage del presidente uscente della Fondazione Molina, per contestare l’inchiesta amministrativa.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Il consiglio comunale di Varese aveva solo il potere di “invitare” Campiotti in consiglio: lo ha fatto ma l’ex assessore provinciale dell’Udc ha declinato l’invito. Era sua facoltà farlo. Ora però il consiglio potrebbe chiedere, in teoria, di essere informato su quanto accaduto dal sindaco di Varese, organo interessato alla vicenda in quanto a lui spetterà sia la nomina del prossimo cda, una volta terminato il lavoro del commissario regionale.

ATS INSUBRIA

La Ats Insubria potrebbe decidere quali eventuali atti compiere nei confronti del cda decaduto e a chi eventualmente trasmettere atti che evidenziassero competenze diverse da quella amministrativo territoriali: il commissario dovrà spulciare tutte le carte e fare una relazione.

I PARTITI

Alla politica tocca invece un altro compito: la Fondazione Molina era una casella politica della Lega Civica, partito di opposizione di centro (“siamo antirenziani, si erano definiti”)  a cui però è stata riconosciuta dal sindaco Galimberti e della sua maggioranza la patente di opposizione dialogante. Lega civica ha ottenuto la presidenza del consiglio comunale, la presidenza di Avt e l’amministratore unico di Aspem reti. Vedremo nelle prossime ore se ci saranno conseguenze politiche e che posizione intenderà prendere il sindaco Galimberti. Il punto è che il patron di Rete 55, com’è noto, è infatti Lorenzo Airoldi, ex assessore Dc di Varese 25 anni fa, e oggi stratega della Lega Civica.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 25 Novembre 2016
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