Molina, Mirabelli: «Meglio tardi che mai»
Così il consigliere comunale del Pd dopo la lettera del sindaco sulla Fondazione. "Ma quali sono i rapporti, se esistono, tra l'attuale Amministrazione e la Lega civica?"
																			
                        
						
						
						
						Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale Fabrizio Mirabelli in merito alla presa di posizione del sindaco Davide Galimberti sulla vicenda “Fondazione Molina”.
Finalmente! Dopo mesi che, a fronte delle notizie allarmanti relative alla gestione quantomeno opaca del Molina, gli si suggeriva di intervenire, il sindaco Galimberti ha fatto una lettera in Procura che si aggiunge, a quanto si può sapere, all’esposto già fatto dal mio “povero” amico Andrea Badoglio.
Mesi in cui il sindaco ha, inutilmente, prestato il fianco agli attacchi provenienti dalle forze politiche responsabili della nomina del presidente Campiotti e del suo cda ora accusate di essere già al corrente di quello che stava succedendo e di avere ordito una specie di complotto nei suoi confronti.
E’ evidente che la Magistratura non può aprire un’indagine solo perché lo chiede il sindaco ma il fatto che il sindaco abbia rotto il suo silenzio è, sicuramente, una novità positiva.
Resta da capire cosa significhi che quella del Molina è una manovra politica. Che i fatti emersi fin’ora devono essere, forse, sminuiti o che non sono abbastanza inquietanti? Mi auguro di no perché, altrimenti, non sarei d’accordo.
La verità, probabilmente, è più semplice: l’indagine dell’ATS, l’assenza del presidente Campiotti all’audizione convocata presso Regione Lombardia, le esternazioni dell’ex consigliere comunale Andrea Bortoluzzi, le voci sempre più insistenti relative ai finanziamenti (più di uno), le assunzioni, le indennità hanno, evidentemente, convinto il sindaco a cambiare strategia.
Meglio tardi che mai!
Sia, dunque, la Magistratura, se esistono elementi di fatto, a fare trasparenza sulla gestione del Molina degli ultimi dieci anni.
Da profano, tuttavia, mi pare ci sia una differenza enorme tra gli investimenti fatti dalle amministrazioni precedenti a quella di Campiotti che hanno investito in titoli di Stato e altri titoli quotati con rating allineati ai titoli di Stato, generando, nell’arco di dieci anni, un extraprofitto di circa 1,5 milioni di euro e gli investimenti rischiosi, convertibili in azioni, fatti dall’amministrazione Campiotti.
Comunque, staremo a vedere.
L’importante è che venga fatta la più completa e assoluta chiarezza. Lo dobbiamo ai lavoratori, ai pazienti e alle famiglie dei pazienti del Molina che non meritano i dubbi e i sospetti cui li hanno sottoposti gli amministratori della fondazione in carica. Il Molina, infatti, è un prezioso patrimonio della nostra citta, costruito, nel corso del tempo, grazie alle donazioni e ai lasciti, cioè alla generosità di tanti varesini, e ai soldi pubblici, cioè di tutti i contribuenti, provenienti da Regione Lombardia che vanno ad integrare le rette, che tutti noi abbiamo il dovere di preservare.
Per quanto mi riguarda, poi, continuerò a fare la domanda politicamente più importante: quali sono i rapporti, se esistono, tra l’attuale Amministrazione e la Lega civica? Continuerò a farla fino a quando non ci sarà una risposta precisa.
Fabrizio Mirabelli
Consigliere comunale PD
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